Regia di Dino Risi vedi scheda film
Dopo il grande successo arriso a "Profumo di donna",Dino Risi trasse un altro film da Giovanni Arpino,girando questo quasi thriller in una Venezia dall'aria malsana,tetra e asfittica,e affidando la parte più importante a un Vittorio Gassman che fu,assieme a Tognazzi,il suo interprete prediletto.La sceneggiatura di "Anima persa" è co-scritta da Bernardino Zapponi,e vi si riconosce qualche riscontro con l'appena precedente "Profondo rosso",con le sequenze della soffitta affollata di bambole sinistre e la rivelazione finale(abbastanza prevedibile,qui) che giunge alle spalle di chi è troppo curioso:tutto sommato godibile come racconto di una strana forma di "licantropia" psichica,il film ha molto del senile,e la remissiva Catherine Deneuve convince più dell'istrionismo di Gassman,pur apprezzando l'abilità dell'attore nel non aver paura di risultare scostante nel ruolo dell'ingegnere austero.
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