Regia di Danis Goulet vedi scheda film
TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2021 - ASTEROIDE COMPETITION - MENZIONE SPECIALE
Nel 2043 le cose si metteranno maluccio per il pianeta, e in un Nord America soggiogato da una dittatura di cui non si conoscono con certezza i confini per poterla reputare di portata mondiale o meno, troviamo una madre in fuga con una ragazza adolescente.
In fuga perché il governo di stampo militare che comanda quel territorio, ha posto in essere un regime assoluto che si serve di sciami di droni per controllare la regolare applicazione delle regole prestabilite.
Tra queste, una tra le più dure da accettare, soprattutto se si è genitore, è quella che i figli giuridicamente appartengono allo stato, che li preleva dalle case dei genitori naturali all'inizio dell'età adolescente, per allevarli ed indottrinarli secondo i dettami del regime.
La madre si oppone, scappa con la figlia, ma quest'ultima gli viene sottratta dall'esercito.
La lotta per ritrovarla si interseca con le peripezie di un gruppo di oppositori al sistema, in un film che, ahimè, non si discosta per nulla dalle ormai arcinote dinamiche del film distopico, presentando una volta ancora sullo sfondo un futuro che pare un presente alterato da un evento drammatico avvenuto poco prima, se non addirittura un passato.
Certo stavolta il film presenta l'originalità di inserirsi all'interno di una comunità di nativi del Nord America, che diventano il fulcro centrale della rivolta ad un regime vero e proprio di natura e sfaccettature intransigenti ed assolute.
Nel cast del primo lungometraggio della regista Danis Goulet, figurano diversi interpreti indigeni americani, e ci piace ritrovare pure la brava Amanda Plummer, qui impegnata in un drammatico ruolo da non protagonista, della quale avevamo da parecchio perso le tracce.
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