Tre diverse storie condividono temi comuni. Nella prima, Meiko si rende conto che l'uomo di cui la sua migliore amica le ha parlato è il suo ex fidanzato. Nella seconda, uno studente che non è riuscito a terminare gli studi complotta per rovinare la reputazione dell'insegnante che ritiene colpevole del suo fallimento. Nella terza, una donna incontra un'ex compagna di classe e i due possono finalmente condividere quei sentimenti che hanno a lungo custodito nel loro cuore.
Approfondimento
IL GIOCO DEL DESTINO E DELLA FANTASIA: COINCIDENZA E IMMAGINAZIONE
Diretto e sceneggiato da Ryûsuke Hamaguchi, Il gioco del destino e della fantasia è composto tra tre differenti episodi. Nel primo, Magia (o qualcosa di meno rassicurante), quando Meiko realizza che l'uomo di cui la sua migliore amica ha raccontato di "provarci con lei" è il suo ex fidanzato con cui ha rotto un anno e mezzo prima, si cosa cosa dovrebbe fare. Nel secondo, Porta spalancata, un professore sulla cinquantina vince un prestigioso premio quando uno studente che non è riuscito a laurearsi complotta ai suoi danni e manda nel suo ufficio un'amica. Nel terzo, Ancora una volta, una ingegnere dei sistemi, senza lavoro a causa di un virus informatico, partecipa a una rimpatriata dopo vent'anni con le compagne di università; incontra dopo una casalinga con un bambino che sembra essere una compagna di classe che non è riuscita a trovare alla riunione e le due donne cominciano a parlare dei sentimenti che hanno nutrito.
Con la direzione della fotografia di Yukiko Iioka, le scenografie di Masato Nunobe e Hyeon-Seon Seo e i costumi di Fumimori Usui, Il gioco del destino e della fantasia è stato così spiegato dal regista in occasione della partecipazione al Festival di Berlino 2021: "Le tre storie sono state concepite come le prime tre di una serie di sette con al centro il tema della "coincidenza e immaginazione". La coincidenza è sempre stata un argomento di mio interesse. Raffigurare la coincidenza è un modo che considera, la rarità come l'essenza del mondo piuttosto che basata sulla realtà. Creando un'opera con questo titolo, Il gioco del destino e della fantasia, ho capito come dipanare la storia in modi totalmente inaspettati. Per favore, divertitevi a essere sorpresi dall'imprevedibilità del mondo".
Il cast
A dirigere Il gioco del destino e della fantasia è Ryûsuke Hamaguchi, regista e sceneggiatore giapponese. Nato nella Prefettura di Kanagawa nel 1978, dopo la laurea all'Università di Tokyo, ha lavorato nell'industria pubblicitaria per un paio di anni prima di essere ammesso al corso di laurea in Cinema… Vedi tutto
Ryusuke Hamaguchi è un regista che ha un riconoscibile taglio letterario. I suoi film sono sempre sorretti dalla sceneggiature ben strutturate. Succede anche in "Il gioco del destino e della fantasia", tre storie che hanno in comune il fatto di scontrarsi con i percorsi beffardi del caso. Ma non tutte e tre funzionano allo stesso modo. Godibile.
Si potrebbe dire che è un film palloso, lunghi dialoghi e poca azione, ma dedicandogli la giusta attenzione questo buon film consente di capire qualcosa delle relazioni umane in Giappone, un mondo totalmente diverso dal nostro. Se cercate pura evasione è un no, se siete curiosi è un si.
Tre situazioni a base femminile che si evolvono prendendo una piega inaspettata nelle mani di un abile giocoliere della parola e dei sentimenti come il regista Ryusuke Hamaguchi che realizza un'accattivante opera alla Rohmer sebbene il maestro francese rimanga nel suo campo a mio giudizio inarrivabile.
Tre episodi di storie sentimentali, nel senso ampio del termine, ove le aspettative sono scompaginate dal gioco imprevedibile del caso e dell'equivoco in un film raccolto, minimalista ed incentrato sul parlato, costituito quasi integralmente da scene di dialoghi tra due personaggi, un po' nello stile rohmeriano. Voto: 6,75 su 10.
AL CINEMA
Tre storie intime scritte dallo stesso regista Ryusuke Hamaguchi, ci trasportano in un Giappone contemporaneo in cui il confronto tra due persone cerca di indurci a riflettere su come il caso, l'azzardo, e l'ironia di un destino che pare prendersi gioco delle nostre esistenze, possano giocare assieme ruoli di estremo rilievo nella definizione di momenti di realizzazione e di… leggi tutto
Mi è piaciuto questo film giapponese, da parte di un regista che certamente si rifà ad Eric Rohmer. Questo sia per il carattere delle storie raccontate, che per l'abitudine di indicare il tempo con delle didascalie.
Sono vicende curiose, quelle narrate, ma in fondo sono solo vita reale e quotidiana. Lo stesso si può dire dello stile, dei dialoghi e dei personaggi, che sono…
FRAMMENTI DI DISCORSI AMOROSI-Cos’hanno in comune le tre bizzarre vicende d’amorosi sensi del sofisticato cineasta giapponese Hamaguki ( classe 1978), già celebrato autore di “Drive my car”? Il fatto che in ognuna delle tre storie la coppia dei protagonisti inscena, senza infrazioni, il rito, il medesimo che sta alla base di tutti gli amori di questo mondo, siano…
Giusto vedere, leggere, sentire di tutto, ma ogni tanto serve anche un film così. Un gran bel film giapponese, che i nipponici, mannaggia, saranno quei 10 cento anni che sfornano bei film, pure loro….Ho trovato questo film molto adulto, nei contenuti e nei dialoghi, ma non adulto all’italiana, dove spesso i 40enni nei film non sono altro che dei ragazzi di 40 anni (si dice…
Tre episodi di storie sentimentali, nel senso ampio del termine, ove le aspettative sono scompaginate dal gioco imprevedibile del caso e dell'equivoco, compongono il film scritto e diretto dal regista giapponese Ryûsuke Hamaguchi, già premiato alla Berlinale ed ora uscito nelle sale anche grazie al successo riscontrato dall'opera successiva Drive My Car al…
AL CINEMA
Tre storie intime scritte dallo stesso regista Ryusuke Hamaguchi, ci trasportano in un Giappone contemporaneo in cui il confronto tra due persone cerca di indurci a riflettere su come il caso, l'azzardo, e l'ironia di un destino che pare prendersi gioco delle nostre esistenze, possano giocare assieme ruoli di estremo rilievo nella definizione di momenti di realizzazione e di…
Nell'ultimo weekend di agosto Come un gatto in tangenziale vince, dopo un testa a testa con Me contro Te 2, il primato al botteghino. Era una vittoria annunciata, in qualche modo: tanta pubblicità, tantissime…
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Commenti (9) vedi tutti
Ryusuke Hamaguchi è un regista che ha un riconoscibile taglio letterario. I suoi film sono sempre sorretti dalla sceneggiature ben strutturate. Succede anche in "Il gioco del destino e della fantasia", tre storie che hanno in comune il fatto di scontrarsi con i percorsi beffardi del caso. Ma non tutte e tre funzionano allo stesso modo. Godibile.
commento di Peppe ComuneFilm giapponese degno di nota, che per fortuna è riuscito a farsi strada fino in Italai.
leggi la recensione completa di BalivernaSi potrebbe dire che è un film palloso, lunghi dialoghi e poca azione, ma dedicandogli la giusta attenzione questo buon film consente di capire qualcosa delle relazioni umane in Giappone, un mondo totalmente diverso dal nostro. Se cercate pura evasione è un no, se siete curiosi è un si.
commento di valerio66Un film garbato. Dei tre episodi, meglio il secono e i terzo. Difficile da seguire in lingua originale coi sottotitoli.
commento di OssTre situazioni a base femminile che si evolvono prendendo una piega inaspettata nelle mani di un abile giocoliere della parola e dei sentimenti come il regista Ryusuke Hamaguchi che realizza un'accattivante opera alla Rohmer sebbene il maestro francese rimanga nel suo campo a mio giudizio inarrivabile.
commento di bombo1Film piuttosto pesante, basato più che altro sul dialogo (il ché non è il massimo per un film in giapponese con sottotitoli)
commento di Artemisia1593Direi addirittura uno di quei film che riconcilia col bel cinema.
leggi la recensione completa di tobanispur nel Suo incedere Sentimentale in ben 3 parti,il tutto dopo 20' risulta abbastanza pesante,lento e soporifero da appassionare alla visione.voto.4.
commento di chribio1Tre episodi di storie sentimentali, nel senso ampio del termine, ove le aspettative sono scompaginate dal gioco imprevedibile del caso e dell'equivoco in un film raccolto, minimalista ed incentrato sul parlato, costituito quasi integralmente da scene di dialoghi tra due personaggi, un po' nello stile rohmeriano. Voto: 6,75 su 10.
leggi la recensione completa di port cros