Regia di Ivan Kavanagh vedi scheda film
Horror demoniaco molto ben girato e sceneggiato da Ivan Kavanagh, autore non nuovo al genere e arrivato in precedenza anche sui nostri teleschermi con l'altrettanto riuscito The canal (2014).
Notte. Sotto una pioggia battente una donna incinta, lanciata a folle velocità con l'automobile, tenta il suicidio. Solo all'ultimo istante, nel momento esatto in cui sta per partorire, si ferma. Passano più di dieci anni e quel neonato è cresciuto. Si chiama David (Luke David Blumm) e vive accudito dalla premurosa madre Laura (Andi Matichak). Laura, in piena notte, sente strani rumori provenire dalla camera del figlio e scopre che è circondato da persone. Fugge terrorizzata, avvisando la polizia ma all'arrivo della pattuglia solo David è in casa. Più tardi, mentre Laura socializza con l'agente Paul (Emile Hirsch), David cade a terra, colpito da un'emorragia. Ricoverato in ospedale, i dottori si dimostrano perplessi di fronte ad una malattia inclassificabile che sembra esulare dalla comprensione medica. Laura (in realtà nome fittizio di Anna) comincia a credere di essere al centro di un complotto, dovuto al suo passato turbolento: violentata e fatta prostituire dal padre, era entrata a far parte di una setta satanica. Convinta che quel che sta accadendo al figlio sia da attribuire agli adepti del circolo che ha abbandonato, scappa dall'ospedale con David. In effetti il bambino sta meglio quando può nutrirsi di carne umana, lo scopre con orrore Laura, assecondandone in parte le necessità.
Il sintetico titolo annuncia in parte il contenuto del film, basato cioè su una controversa relazione tra madre e figlio, sulla quale si innesta il tema demoniaco, lasciato in forse sino alle ultime battute. Ivan Kavanagh si era già contraddistinto alla direzione dell'interessante The canal (2014), un horror in senso stretto al quale fa coppia questo Son. Perchè senza mezzi termini e senza dubbi, qui entrano in scena Astaroth e un neo demone chiamato Palystes. Son tratta dunque di un argomento ormai proposto in mille modi più o meno diversi, quello del figlio del diavolo, o almeno di un diavolo in senso generico. Se il secondo tempo arranca nel ritmo e procede verso il territorio dell'occulto, è la prima parte del film quella che resta impressa e che riesce a creare un clima di puro terrore. Kavanagh ricorre a due o tre jumpscares provocati da repentini cambi di scena e musica potente che esplode all'improvviso, resi efficaci da mirati preamboli e dall'uso davvero magistrale della macchina da presa. La bella cinematografia, al supporto di un gran cast, permette al film di proporsi in ottima veste così che, nonostante una parte finale in parte deludente, Son riesce a farsi seguire con certo interesse.
Curiosità
Nella stanza di David risalta il manifesto cinematografico di Plan 9 from outer space.
"Se il diavolo non esiste allora egli esiste soprattutto dentro noi stessi." (Vàclav Havel)
F.P. 26/02/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 98'03") / Data del rilascio USA: 05/03/2021
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