Regia di Dean Kapsalis vedi scheda film
Film incerto e non ben definito, a partire dal titolo (“The Swerve: La Sterzata”). E' davvero quello il cuore della vicenda? E di quale sterzata si tratta? Quella degli incubi (diurni... non è vera insonnia...) stradali che consustanziano in (veri o no??) omicidi? Quella del tradimento a doppio senso di marcia (subìto/inflitto) del marito, o quello a direzione obbligata con la sorella, la madre, i figli? O, derapando goffamente nella curva di un piccolo topolino innocente ed innocuo (la cui procurata soppressione assume, senza che la coscienza abbia avuto il tempo di elaborarne la portata, dignità superiore alla vita di tutti gli altri, quella che svolta verso la morte di se stessi?
Il “mento forte” e l’espressione soffertamente luminosa della brava protagonista Azura Skye (che sembra un po’ la versione amplificata di Jessica Chastain) insieme al suo dito sacrificale, incerottato e irrimediabilmente sanguinante, non bastano, da soli, a convincere: gli addentellati alla trama principale sono piuttosto deboli, i risvolti psicologico-erotici sono affastellati con poca chiarezza. La regia è onesta e concreta, altrettanto lo sono alcuni sforzi di innesti musicali importanti (forse troppo importanti per un film che si propone poi volutamente modesto), ma il risultato finale, pur superandola, non stacca di molto la sufficienza.
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