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Aidez l'Espagne

Regia di Pere Portabella vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Aidez l'Espagne

di yume
8 stelle

Un pezzo tragico della storia di Spagna narrato con la brevità fulminea di flash scattati a ripetizione, nessuna voce, solo il boato della folla, lo scoppio delle granate, l’ululato delle sirene.

locandina

Aidez l'Espagne (1969): locandina

Si mi pluma valiera tu pistola

 de capitán, contento moriría.”

A.Machado

 ________________________

Il film fu commissionato dal Collegio degli Architetti della Catalogna in occasione della mostra antologica di Joan Miró a Barcellona nel 1969.

Il pittore aveva disegnato "Aidez l'Espagne" nel 1937 per sostenere la Repubblica spagnola.

Doveva essere un francobollo, che però non fu mai emesso, e i colori prevalenti, giallo e rosso, sono quelli delle bandiere spagnola e catalana.

Sul poster, realizzato poi con il disegno e la scritta ("In questa battaglia attuale vedo dalla parte fascista solo le forze obsolete, e, dall'altra, le persone le cui immense risorse creative daranno alla Spagna un potere che stupirà il mondo intero ”) Portabella chiude il film, quasi scagliando fuori dallo schermo un violento primo piano del pugno chiuso del contadino.

Le sequenze del film:

prima parte

  1. A  Barcellona durante la campagna elettorale per le elezioni del 1936
  2. Manifesti elettorali tappezzano i muri della città
  3. Uomini gettano volantini da un camion
  4. Donne e uomini distribuiscono volantini per le strade
  5. Manifesto elettorale con il volto del candidato: "Anis Del Mono. Estos son mis poderes: Dadme la mayoria absoluta y os dare una Espana grande"

seconda parte

  1. A Madrid suona l’Internazionale, i repubblicani sfilano in Plaza Mayor, anche i bambini hanno il pugno alzato.
  2. Un silenzio improvviso, minaccioso, si trattiene il fiato, scorrono i disegni di Mirò con denti aguzzi di pescecane. Una tromba stride nervosa, la fanfara dei miliziani in marcia esulta, i soldati dell’armata africana hanno facce scure e baffi marocchini, la folla urla guardando in su, i bambini col grembiulino bianco e il fiocco nero tendono il braccio, non sanno perché ma a loro piace.
  3. Appare il Caudillo al balcone, il disegno di Mirò è una testa d’uccello con un occhio enorme e un becco potente. E’ lui, testa di rapace sull’ uniforme da combattente.
  4. Processione con baldacchino della Madonna. C’entra sempre, la Madonna. Mirò disegna croci.  
  5. Sfilata marziale, il Caudillo bacia la bandiera sul balcone, la folla esulta.
  6. Partono treni carichi di soldati, salutano dai finestrini, sono contenti, chissà perché i soldati partono sempre contenti (almeno fino al ’37)
  7. Qui si fa sul serio: buche scavate da bombe, trincee, soldati in fuga, la guerra impazza, le città sono crivellate, le macerie diventano montagne e i disegni di Mirò sono una teoria di denti aguzzi e macchie nere.
  8. Funerali, donne in nero, piangenti, lunghe file di sfollati, un bambino caricato sul camion, valigie, fagotti, povera gente che cammina, fa buio, fuochi all’orizzonte, non resta nulla.

FINE: Aidez l’Espagne, tuona il cannone.

Combinando immagini di materiale cinematografico d'archivio della Guerra Civile Spagnola e incisioni di Miró della serie Barcelona (1939-1944) Portabella racconta un pezzo tragico della storia di Spagna con la brevità fulminea di flash scattati a ripetizione, nessuna voce, solo il boato della folla, lo scoppio delle granate, l’ululato delle sirene.

Strade e piazze tappezzate di manifesti e volantini, nelle prime sequenze, la gente ride, è allegra, la fila davanti al seggio elettorale è lunga, ci sono perfino suore dai larghi cappelli che sembrano rondini, l’anfiteatro della Plaza de toros trabocca, i tram sono quasi fermi, l’assembramento è libertà, voglia di vita, gioia di un popolo finalmente sovrano.

Tornano i militanti dall’esilio, la banda suona, le bandiere sventolano, la gente circonda le vecchie Buick per accogliere i compañeros col basco in testa, dal balcone salutano la folla e sorridono.

 

Un minuto e 39, scoppia la prima bomba, in alto vola un aereo e un ponte crolla. Il resto, fino al quinto minuto, è storia nota.

 

 

 

www.paoladigiuseppe.it

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