Regia di Bill D'Elia vedi scheda film
In questo spettacolo lo stand up comedian Chris D'Elia, prossimo alla quarantina, fa il punto della sua vita concludendo con l'invitare il pubblico a una maggiore umiltà: nessuno di noi è il protagonista, siamo tutti comparse e abbiamo meno importanza di quanto crediamo.
Già attore in svariate serie tv e in qualche pellicola cinematografica a partire dalla fine degli anni Novanta, Chris D'Elia con questo Man on fire mette a segno il suo terzo spettacolo da stand up comedian nel giro di quattro anni, dopo White male. Black comic (2013) e Incorrigible (2015). Come nei due precedenti 'special' (show appositamente registrati per la diffusione su tv o piattaforma web) la regia è affidata a Bill D'Elia, regista e produttore tv, ma anche padre dell'interprete; il testo è una sorta di monologo – piuttosto coeso nella scrittura, senza eccessive sbavature, forse un po' ridondante in certi punti – sulle gioie (poche) e i dolori (tanti, naturalmente) dell'età adulta, che sfocia in un lapidario invito a prenderci tutti meno sul serio di quanto usualmente facciamo. Sul palco D'Elia è abbastanza agitato, ma simpatico nella sua irrequietezza e le movenze si accompagnano a un uso della voce che richiamano quelli di un mostro sacro quale Jim Carrey. Un'ora e sei minuti in totale, produzione Netflix. 6/10.
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