Regia di Mario Camerini vedi scheda film
Un uomo ricco e stanco dell’ipocrisia dell’alta società si traveste da barbone e promette un milione di ricompensa per chiunque compia un gesto di gentilezza nei suoi confronti. Naturalmente nessuno verrà in suo aiuto in maniera disinteressata.
Darò un milione è uno dei titoli più rinomati all’interno della vasta filmografia di Mario Camerini, nella quale peraltro non scarseggiano le pellicole degne di nota; come se non bastasse, si tratta dell’esordio nel cinema per uno sceneggiatore dal futuro enorme successo: Cesare Zavattini, che qui firma il soggetto insieme a Giacinto Mondaini e la sceneggiatura con Ivo Perilli e il regista. Ciò che risulta dall’incontro fra Zavattini e Camerini è dunque una commedia lieve nei toni come una fiaba, quasi fumettistica nel tratto utilizzato per i personaggi, con un protagonista chapliniano splendidamente interpretato da un Vittorio De Sica in gran forma (e la sua partner sul set Assia Noris non è da meno), e dal ritmo piuttosto sciolto, scorrevole, e al tempo stesso non priva di contenuti, per quanto abbastanza blandi. Siamo del resto nel 1935 e in piena epoca fascista non è comunque poco, ironizzare con l’accenno di cinismo di cui è dotato questo copione; tra gli altri nel cast compaiono inoltre Luigi Almirante, Franco Coop, Gemma Bolognesi e Mario Gallina. Il trio Camerini – De Sica – Noris si ricomporrà molto presto per Ma non è una cosa seria! (1936), e altre volte in seguito. 6/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta