Regia di Mario Camerini vedi scheda film
Notevole ed emblematica commedia umoristica e sentimentale di cui si percepisce chiaramente l'influsso (parziale) del pennino d'oro di Zavattini. Implacabile - e solo in parte stemperato dai tocchi bonari peculiari del genere - nel lasciar trasparire, trebbiandola, la pitocca mentalità del più privilegiato dei ceti sociali, quantomai interessato unicamente a sé stesso, cagione e complice dell'infausto periodo che ne conseguì. Ogni frammento satirico in tal senso si gusta con piacere.
Il Clair o il Lubitsch italiano, maestro delle commedie di costume, sentimentali, dei cosiddetti 'telefoni bianchi', insomma le definizioni si sprecano. Nulla di meglio della visione di un suo film per comprenderne la sottile vena comica, la sobrietà della visione e la caratteristica bonomia dei ritratti di vita quotidiana della piccola e media borghesia, parzialmente leggeri è vero, ma che ben inquadravano quella particolare epoca.
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