Regia di Mario Camerini vedi scheda film
Un giovane miliardario, stanco della sua solita vita, decide di sparire: scambia i vestiti con un poveraccio e fa sapere che darà un milione a chi compirà un gesto generoso e disinteressato nei suoi confronti. Mentre tutti diventano improvvisamente gentili verso i mendicanti, e mentre il poveraccio viene tenuto quasi prigioniero nella redazione di un giornale, lui conosce la bella costumista di un circo. Favoletta gentile e irrealistica, che mostra bene l’impronta di Zavattini (qui alla sua prima collaborazione cinematografica): il tema ricalca quello de Il principe e il povero, con qualche tocco vagamente chapliniano e una critica sociale all’acqua di rose; ma la vicenda è tanto esile da dover ricorrere ad alcuni siparietti per raggiungere un minutaggio accettabile. Il terzetto Camerini-De Sica-Noris, formatosi proprio in questo film, farà molto meglio svolgendo la situazione opposta (un povero che si finge ricco) in Il signor Max.
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