Regia di Mario Camerini vedi scheda film
E' una commedia veloce, piena di personaggi e movimento, intelligente e divertente. Vittorio De Sica e Assia Noris sono giovani e simpatici; il primo, in particolare, offre diversi momenti di bravura e di finezza. Ha un modo di recitare molto diverso da quello che avrebbe via via assunto in seguito, ma ricco di pregi e sfumature. Camerini, comunque, forse perché non erano ancora due divi, concede ai due lo spazio del loro ruolo ma non lascia che monopolizzino il film. Attraverso lo spunto del milione che verrebbe assegnato a chi compie un gesto di sincera bontà, il film mette alla berlina l'egoismo umamo e le finte buone azioni, compiute in realtà per interesse. Il discorso è però portato avanti con l'ironia e il paradosso, sicché riesce a colpire il bersaglio, cioè criticare certi comportamenti umani, senza acredine o malanimo. Anzi, si rimane sempre sul piano del divertimento e della commedia leggera. La fantomatica promessa di questo milione, dunque, fa emergere tutta una serie di meschinità e falsità da parte delle persone: chi simula bontà e carità quando è in realtà un perfetto egoista, chi fa finta di essere un gran signore quando è però un poveraccio, e gli uni e gli altri che si sentono comunque superiori agli altri e autorizzati a disprezzare il prossimo. Infine c'è la stampa vorace, che sfutta la situazione per vendere copie... E' un film ricco di battute, di idee, e di situazioni spiritose, che mi ha fatto proprio divertire. E' diverso per lo stile, ma non ha nulla da invidiare alle commedie americane di quel periodo. Da riscoprire.
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