Regia di Fulvio Wetzl vedi scheda film
Il proprietario di un cineclub (il Rorret del titolo) è un appassionato di cinema, ma anche un serial killer che si diverte a terrorizzare le sue vittime. Cinefilia e mania omicida vanno a braccetto: il piacere di catturare lo spettatore spingendo i personaggi in situazioni estreme e pericolose assomiglia alla perversione di un maniaco nei confronti della propria vittima. Questo è il gioco che il film propone, una sorta di "divertissement" cinefilo.
Si sta al gioco volentieri, ci si diverte a seguire la serie di citazioni hitchcockiane (da Paura da palcoscenico a Psycho) che l' autore dissemina sistematicamente lungo il film, attraverso un Lou Castel molto efficace come assassino psicopatico, che gioca a ritrovare le suggestioni di Hitchcock, i brividi e le emozioni del maestro del terrore, nella quotidianità di un contesto italiano qualsiasi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta