Regia di Mike P. Nelson vedi scheda film
Annunciato sin dal 2018 come reboot (termine che sta ad indicare un mezzo remake, in questo caso inappropriato) dell'omonimo horror del 2003, è finalmente spuntato nelle sale di mezzo mondo questo mediocre thriller che tradisce ogni aspettativa: per nulla fedele all'originale, lungo, privo di splatter e suddiviso in due differenti tempi.
Sei amici decidono di intraprendere una percorso sui monti Appalachi, ma nonostante gli avvertimenti di gente locale deviano dai sentieri per inoltrarsi in mezzo a un bosco. Senza volerlo s'imbattono così in una micro società anonima, definita Fondazione, composta nel 1859 da dodici famiglie, convinte di sfuggire - isolandosi - al declino americano. Di mentalità estrememente medievale, il gruppo di selvaggi (che durante le battute di caccia indossa maschere scheletriche di animali) è responsabile della scomparsa di centinaia di persone: tutte quelle che, per distrazione, sconfinano dai sentieri per introdursi nel loro territorio. Mentre due ragazzi del gruppo muoiono a causa di trappole sparse nel terreno, gli altri vengono catturati e sottoposti a un processo "eterodosso". Per difesa hanno infatti ucciso un componente della Fondazione. Trascorse sei settimane dalla scomparsa, Scott (Matthew Modine) - padre di Jennifer (Charlotte Vega), una delle ragazze rapite - si mette alla ricerca della figlia, arrivando sino al cuore della setta.
"La gente viene in montagna per cercare qualcosa. Qualcosa che giustifichi la vita e la renda degna di essere vissuta." (Venable)
Annunciato sin dal 2018 come reboot dell'omonimo film diretto nel 2003 da Rob Schmidt e sceneggiato da Alan B. McElroy, lo stesso autore del film originale, sul finire del 2019 iniziano le riprese di questo Wrong turn: the Foundation. La prima uscita nelle sale, prevista per il 2020, salta a causa del Covid e il titolo finisce per essere distribuito negli USA solo il 26 gennaio 2021, con uscita anche in home video annunciata per il 23 febbraio. Attualmente sta comunque facendo il giro del mondo (Italia esclusa ma non sentiamoci penalizzati per questo) con uscite su grande schermo previste sino alla fine di marzo 2021. Dati statistici, che sono ben più interessanti del prodotto. In primo luogo perché il Wrong turn del 2003 non è certo un horror memorabile, sicuramente non al punto da meritare un rifacimento. A seguire per lo stravolgimento della storia, che qui diventa tutt'altra cosa. Non esiste più la famiglia di cannibali che contraddistingue il modello ispiratore ma un gruppo di fanatici (filocomunisti, stando ai discorsi pronunciati dal leader Venable/Bill Sage) dalle umane sembianze, con personaggi privi di carattere ed eccentrici unicamente per la tendenza ad indossare maschere composte da scheletri di teschi animali.
Il reparto gore e splatter, che era spinto agli estremi nei seguiti ben più interessanti di questo, qui appare del tutto addolcito restando marginale e comunque mai pienamente espresso dagli effetti speciali. Inoltre, in una lunghezza eccessiva (quasi due ore), due sono le parti distinte della storia: una prima molto ritmata, ben girata e fotografata (con i ragazzi in fuga nel bosco, vittime di agguati e tranelli) e una seconda di registro completamente diverso (lenta e priva di spunti), tanto da apparire altra cosa e persino opera di altro regista. Si intuisce che il film è stato al centro di un discreto battage pubblicitario, al punto di essere stato molto atteso (con l'involontario aiuto della pandemia) dagli appassionati dell'horror ma nonostante un budget che sembra essere stato sostanzioso - data la coproduzione internazionale che ha coinvolto Germania, Gran Bretagna e USA - Wrong turn: the Foundation finisce per essere il classico lungometraggio che sa di visto e rivisto, girato con pilota automatico da Mike P. Nelson, un tuttofare nell'ambiente cinematografico (sceneggiatore, editore, attore, produttore, addetto agli effetti sonori) che in un paio di occasioni si è messo anche a sedere sulla sedia da regista. Addormentandosi, probabilmente, almeno in questa circostanza stando al risultato. Se proprio vogliono insistere su questa serie, ormai esaurita in tutti i sensi, speriamo piuttosto in altri modesti seguiti destinati direttamente al mercato dvd, almeno quelli che hanno anticipato questo scialbo kolossal sono stati divertenti.
"Il comunismo è una società dove ognuno lavora a seconda delle proprie capacità e ricava a seconda dei suoi bisogni." (Pierre-Joseph Proudhon)
Trailer
F.P. 12/02/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 108') / Date del rilascio (theatrical, Italia esclusa): dal 26/01/2021 al 26/03/2021
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