Regia di Emanuele Imbucci vedi scheda film
Una delle più grandi etoile del Novecento, Carla Fracci, divenuta presto mito vivente, era nota anche per la grande capacità di calcare, oltre i palcoscenici, anche le scene mediatiche grazie ad un carattere di ferro, deciso ma meno irruento del suo collega Nureyev. Proprio la parte iniziale della sua carriera, le prime soddisfazioni professionali, l'amore con Beppe Menegatti e le piccole e grandi rivalità tra star del palcoscenico sono l'oggetto di questo film che si potrebbe definire sostanzialmente senza infamia e senza lode, grazie anche ad una posata interpretazione della Mastronardi nella parte della protagonista. Si è scelto di circoscrivere il racconto ad un periodo piuttosto circoscritto che va dall'infanzia, solo accennata, al successo dei trenta e quarant'anni, e questo da un lato rende più fluida la narrazione ma fa anche perdere l'interessante sguardo sulla fase della maturità, artistica ed umana, di una delle icone italiane del ventesimo secolo.
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