Regia di Carmine Gallone vedi scheda film
Carmen, nell'attesa che il marito Vincenzo esca di galera, se la intende con Antonio. Una volta scarcerato, Vincenzo accetta l'amicizia tra i due e riprende i suoi giri criminali, coinvolgendo anche la moglie. Ma Vincenzo viene ucciso durante un colpo e Carmen si rifà con un altro amante, Luca. Antonio, però, non approva affatto.
Il racconto di Prosper Merimée datato 1845, già base di partenza per l'opera omonima di Bizet (1875) viene qui riadattato in una sceneggiatura che il regista Carmine Gallone scrive insieme a Lucia Drudi Demby e Giuseppe Mangione. Per Gallone, noto melomane e già autore di pellicole su Verdi, Mozart e di trasposizioni cinematografiche di celebri opere, si tratta dell'ultima regia a chiusura di una carriera durata quasi mezzo secolo, partendo dagli esordi nel muto alla metà degli anni Dieci. Come suggerisce il titolo, l'azione della Carmen viene trascinata in un contesto ben più popolare per il pubblico nostrano, e i contrabbandieri spagnoli del testo di partenza diventano trafficanti di droga trasteverini; il ritmo è comunque molto buono e la storia ha una sua solidità a prescindere dall'essere derivativa, così come i personaggi vivono di caratteri forti e credibili. Interpreti principali: Giovanna Ralli, Lino Ventura, Jacques Charrier, Luigi Giuliani, Fiorenzo Fiorentini, Carlo Romano, Dante Di Paolo; musiche originali di Angelo Francesco Lavagnino, dirette da Carlo Savina; fotografia di Carlo Carlini e montaggio di Niccolò Lazzari: ottimo mestiere per tutti quanti, l'intrattenimento è garantito. Coproduzione italo-francese. 6/10.
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