Regia di Mark Polonia vedi scheda film
Ennesimo horror da due soldi basato sul tema del Covid, opera del purtroppo prolifico Mark Polonia, incapace regista che sforna inguardabili film demenziali nell'ordine numerico di cinque o sei all'anno.
Il mondo è devastato da un nuovo virus, denominato SHVID-1, diffuso da un morso di squalo. Sul fondo dell'oceano la Cygnus, organizzazione di ricerca fondata da un gruppo di scienziati, sta correndo contro il tempo per trovare una cura. Per una serie di incidenti la situazione degenera, la base sottomarina viene distrutta mentre sulla terraferma gli esseri umani contagiati mutano forma, assumendo le sembianze di squali antropomorfi.
Ci sono persone che hanno sbagliato lavoro, e sono tante. Solitamente però questo non incide sul prossimo ma solo sul singolo individuo, che si trova costretto a vivere in maniera inappagante il tempo impiegato per portare a casa lo stipendio. Poi purtroppo ci sono quelli come Mark Polonia, che invece in maniera inappagante riescono a far trascorre quell'ora abbondante spesa inutilmente per visionare i suoi deliranti lungometraggi. Corona zombies di Charles Band aveva aperto in maniera disastrosa la strada alla nuova tendenza horror di sfruttare il tema (di sicuro in progressivo sviluppo) del Covid. Così mentre i progetti si moltiplicano (è in arrivo anche il poco atteso Covid 21 - La pandemia final di Fernández Ramos) allo spettatore tocca subire porcherie indifendibili, tipo questo Shark virus. Opere ingiustificabili, spesso in arrivo dall'area geografica più colpita dal virus. Qui è in azione un avvoltoio, Polonia, regista che scarica sul pubblico cinque o sei film all'anno, uno peggiore dell'altro. Roba che, al confronto, i titoli dell'Asylum sembrano kolossal.
Mark Polonia, in totale disprezzo delle vittime del Covid, realizza un prodotto demenziale, con attori che non si possono definire tali. Dall'inzio alla fine il film è un insieme di effetti realizzati con osboleta computer grafica (i filmati da playstation 1 sembano ultra reali al confronto), mentre in genere scenografie e costumi, grafica dei titoli e della strumentazione elettronica, sembrano tracciare l'identikit di un film girato nel 1980. Per nulla divertente, nemmeno nella povertà di messa in scena, Shark virus verrà ufficilamente rilasciato in aprile. Speriamo che nessuno spenda un centesimo per vederlo, unico sistema per impedire a gente come questa di insistere a infettare il cinema con prodotti malati e disgustosi tipo Virus shark.
"Quando l'epidemia finirà, non è da escludere che ci sia chi non vorrà tornare alla sua vita precedente. Chi, potendo, lascerà un posto di lavoro che per anni lo ha soffocato e oppresso. Chi deciderà di abbandonare la famiglia, di dire addio al coniuge o al partner. Di mettere al mondo un figlio o di non volere figli. Di fare coming out. Ci sarà chi comincerà a credere in Dio e chi smetterà di credere in lui.” (David Grossman)
Trailer
F.P. 13/02/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 74'26") / Data del rilascio: 13/04/2021
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta