Regia di Freddie Francis, Ken Wiederhorn vedi scheda film
Piccoli scorci ispanici disseminati qua e là, un gruppetto di personaggi che sembrano impegnati in un’autoparodia e un grattacielo che è fertile humus per una disputa coniugale tra il regno dei morti e quello dei vivi. Più che un horror cinematografico pare un operazione di autentico fronzolo televisivo, sia caratteriale che fisionomico, ma le sequenze di morte hanno il loro fascino sinistro e il finale chiude i conti con toni inaspettatamente macabri. Seducenti le musiche di Stacy Widelitz.
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