Regia di Arduino Sacco vedi scheda film
Una donna, appena uscita di galera dopo sei mesi, va a visitare un'amica; l'occasione è perfetta per condividere il marito dell'amica... e la storia che l'ha portata in carcere, ovvero una rapina tramutatasi ben presto in orgia.
Quando ancora esistevano le sale a luci rosse, quando la pornografia non era a portata di (e vabé) mano, quando il cinema era una potentissima industria, pellicole come Goduria – altrove distribuita come Il piacere – avevano assolutamente un senso. Il senso era naturalmente quello di soddisfare gli istinti primordiali di un pubblico onanista non particolarmente interessato all'aspetto artistico del prodotto; eppure va riscontrata una ferma volontà, anche in questa opera, di portare avanti un film vero e proprio al di là delle mere apparenze e dell'obiettivo finale, diciamo così, di fornire una valvola di sfogo alle impellenze carnali. Un film misero, sia chiaro, miserrimo: fotografia buttata lì, recitazione nulla, copione (non accreditato a nessuno sui titoli di testa, probabile sia del regista Arduino Sacco, che qui si firma Dudy Steel) di pochissime pagine e prive di qualsiasi fantasia; ma di certo un film. In tal senso la breve sequenza di chiusura che mostra l'acqua bollente uscire dalla pentola (i protagonisti stavano per mettersi a tavola, ma sono stati interrotti da 'certi richiami') è l'esemplificazione perfetta dello stile del lavoro: rude, banale, ma anche a suo modo (primitivamente, rozzamente) ironico. Nel cast, interamente composto da pornoattori: Sandy Samuel (alias Ornella Picozzi), Sonia Bennett, Fernando Arcangeli, Guia Lauri Filzi, Giuseppe Curia. 1/10.
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