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Goduria

Regia di Arduino Sacco vedi scheda film

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La recensione su Goduria

di undying
6 stelle

Dopo i clamorosi flop di Rand rover (1979) e Sensi caldi (1980), Arduino Sacco muta nome in Dudy Steel e diventa un pioniere dell'hard tricolore. Il primo porno che dirige non lascia dubbi a cominciare dal titolo: Goduria. Per l'occasione saccheggia le colonne sonore di alcuni classici, e gira come si trattasse di realizzare una commedia.

 

Trascorsi sei mesi di carcere, Marina (Sandy Samuel) ritrova la libertà. Appena uscita di prigione la ragazza incontra l'amica Teresa (Sonia Bennet), che si dimostra ben felice di condividere il letto di casa - e il suo stesso marito (!) - per festeggiare il lieto evento. La coppia, incuriosita, chiede a Marina le cause che l'hanno condotta in galera: dopo essere entrata a far parte della gang di ladri guidata da Bambino (Giuseppe Curia), con il compito di distrarre sessualmente i guardiani, il gruppo di malfattori entra in una villa di campagna per appropriarsi di beni e gioielli. Il colpo frutta poco, appena il necessario per noleggiare una jeep con la quale il gruppo di ladri rimane coinvolto in un incidente. Soccorsi da una elegante signora in Mercedes (Guia Lauri Filzi), Bambino & soci accettano l'invito in villa fatto dalla donna, senza immaginare che la casa presso cui sono diretti è la stessa nella quale hanno compiuto il furto.

 

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Il tenore è quello di una commedia, come chiaramente espresso da Marina quando descrive i nomi dei suoi partner: Bambino è così chiamato per le dimensioni di uno dei suoi muscoli, Ernesto è detto il Caccola perché ha sempre le dita nel naso, Goffredo è il dottor Azzo (omosessuale dichiarato), mentre Diana è nota come Cacciatrice. Rispetto a molti altri porno di quegli anni, Sacco predilige condire di ironia le lunghe scene di sesso (peraltro in questo caso ben girate e dotate di continue variazioni) e sembra anche curare maggiormente le scenografie. Titolo d'esordio nel mondo dell'hard per il regista (da questo momento assume l'alter ego di Dudy Steel) che lascia alquanto sorpresi per la colonna sonora che sfrutta temi noti (vedi appendice) e nella quale risalta una bella e inedita canzone melodico-sexy (Il piacere) che non è possibile attribuire ad autore conosciuto. Data la presenza di Sandy Samuel (stando all'imdb, alias di Ornella Picozzi), coinvolta anche come cantante nell'incisione di un 45 giri (I like sado-music), non è da escludere che sia lei a prestare la voce per il motivo in questione. Ottima inoltre appare la cinematografia del bravo Luigi Ciccarese, tecnico che per oltre quarant'anni ha contribuito a valorizzare la fotografia in centinaia di pellicole appartenenti al cinema di genere italiano. Uscito nelle sale come Goduria (stando ai titoli di testa), è stato successivamente distribuito in home video come Il piacere, in evidente relazione con la canzone principale del film.

 

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Se si tratta di hard italiano diventa impossibile non menzionare Arduino Sacco. Pioniere assieme a pochi altri nel settore. Dopo una breve esperienza nel cinema regolare come attore (Il diario segreto di una minorenneQuesta libertà di avere... le ali bagnate) e una collaborazione come aiuto regista (Un bianco vestito per Marialé), Sacco debutta dietro la macchina da presa nel 1979 con Rand rover. E' un erotico interpretato da Franca Gonella (vittima di un corteggiatore, che la invita ad inseguirlo in auto per poi abusare di lei con l'aiuto di tre complici), realizzato nello stile del tempo, molto male accolto da critica e pubblico,  che si colloca sulla scia di Autostop rosso sangue (Pasquale Festa Campanile, 1977) ma infarcito di dialoghi interminabili, spesso di tipo intellettuale. L'anno seguente, con Sensi caldi (erotico che si sviluppa in un rapporto a tre con due ex coniugi e l'amica della moglie), la situazione (drammatica) al box office si ripropone tale e quale. Sacco nel frattempo si è dato anche alla cinematografia, operando con la macchina da presa sul set. Il fallimentare esito dei due film gli impone di guardare altrove: siamo agli inizi del cinema porno in Italia e la tentazione di buttarsi in quel campo diventa occasione concreta. Assunto lo pseudonimo di Dudy Steel, nel 1982 esordisce nel mondo delle luci rosse con Goduria, un lungometraggio decisamente superiore alla media, restando per oltre dieci anni uno dei nomi di punta con il quale pressoché tutti gli attori e le attrici del settore si ritrovano a lavorare. Solo in due occasioni, in via eccezionale, torna ad occuparsi di cinema destinato ad un ampio pubblico: nel 1985 dirige la commedia giovanile dal titolo La tua prima volta - date le premesse scambiata erroneamente per hard - e curiosamente in chiusura di carriera con l'ultimo film girato, Fotografando lei (1996). Il suo nome nell'hard rimane purtroppo legato a situazioni estreme trattate in titoli espliciti, tipo la doppietta zoofila di Marina e la sua bestia (1984, 1985) o il misero Non stop sempre buio in sala, celebre per avere accolto Paola Senatore nell'ambiente del porno. E proprio nel tentativo di sfruttare l'immagine delle due sexy icone (Marina e Paola, tra loro del tutto diverse) le mette a confronto nel triste La sfida erotica (1986): film nel quale le due attrici mai si incontrano, essendo composto da immagini della Senatore scartate dal film Non stop sempre buio in sala. In bocca bianca, bocca nera (1986), di nuovo Sacco mette a confronto due pornostar: Marina Hedman e la trans operata Ajita Wilson (anch'essa in arrivo da set erotici e spinti ma non hard). Pare che dopo essersi ritirato dalla scena, abbia del tutto rinnegato il suo passato arrivando a rifiutare ogni tentativo di intervista. Su Wikipedia gli si attribuisce la casa editrice "Arduino Sacco Editore", il cui catalogo confermerebbe un cambio di registro tematico a dir poco radicale. Eppure, a lavorare per il cinema, Sacco torna ancora una volta nel 2008 in ruolo di produttore per il misconosciuto dramma Sguardi diversi, film d'esordio e unica regia di Maria Manna.

 

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Colonna sonora

 

Come prassi del tempo, si presume che queste tracce (solo alcune di quelle identificate) siano state inserite in maniera ufficiosa, non essendone dato credito nei titoli.

 

- Vita segreta di una diciottenne 30  - dall'omonimo film del 1969 (Gianni Marchetti e Nora Orlandi)

- Vanina's love - dal film del 1971, Violentata sulla sabbia (Gianfranco Plenzio & Edda Sabatini)

Happy buddies - dal film Il pericolo è il mio mestiere (1975)

 

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"Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire." (Lucio Anneo Seneca) 

 

F.P. 13/02/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 79'45")

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