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Vibrazione sessuale

Regia di Jean Rollin vedi scheda film

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La recensione su Vibrazione sessuale

di undying
5 stelle

Tra i primi hard di Jean Rollin - all'esordio nel mondo delle luci rosse solo l'anno precedente (1976) - e set nel quale il regista incontra Brigitte Lahaie: successiva musa ispiratrice nelle pellicole horror e drammatiche. Vibrazione sessuale presenta ancora, in modo trasversale ma sostanziale, tutta la poetica malinconica e romantica di Rollin.

 

Vibrations-sexuelles

 

Alban (Alban Ceray) sta passando un periodo critico, che lo allontana dalla necessità di affetti femminili e, più in genere, dall'amore. Una psichiatra (Brigitte Lahaie) tenta di aiutarlo, cercando di fargli ritrovare ancora una volta il significato della vita e del sesso.

 

"Io, Alban, cammino in un intreccio vibrante di sensazioni: i rami secchi, le foglie morte, il cielo grigio... si rivestono del rumore sconcio dei miei passi, che danno - perdutamente - il senso dell'inutile." (Alban Ceray)

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Vibrazione sessuale: Brigitte Lahaie

 

Sulle pagine bianche di un enorme quaderno (tipo formato A3), una mano (presumibilmente di Rollin) traccia scritte a pennarello: "Vous allés à voir... Vibrations sexuelles". Segue il cast, con parte dei nomi coinvolti alterati (Myriam Watteau diventa Miriam Wateau, Elisabeth Pelin si converte all'occasione in Elysabeth Blin) e regia attribuita a Michel Gentil (nome d'arte, alternato a Michel Gand e Robert Xavier, adottato da Rollin per siglare i film hard). Alban Ceray è volto noto per essere stato un pioniere, nonché attore simbolo dell'allora fiorente corrente francese che andava sotto il titolo di "les pornocrates", capitanata in particolare da José Bénazéraf, unico regista anche di hard che non si è mai celato dietro pseudonimo. Mentre Brigitte Lahaie, praticamente agli esordi, è qui al secondo porno (dopo aver partecipato a Couples en chaleur, dello stesso anno e diretto da Jean Luret). Ma è anche, Brigitte, al primo incontro con Jean Rollin, cineasta in arrivo da temi romantici e decadenti, sviluppati in pellicole che ritraggono mondi fantastici, popolati da vampire sensuali, spesso alla ricerca di una realtà paranormale e sfuggente. Brigitte Lahaie, Rollin la vorrà poi sempre più spesso sul set, quando all'opera per prodotti non destinati al circuito delle luci rosse, facendo di lei una musa sensuale ma anche romantica, tragica ed evasiva, assegnandole ruoli da spettrale creatura della notte, onnipresente nei successivi horror (e drammatici) del regista. Anche Rollin, dopo Jeunes filles impudiques (1973) e Tout le monde il en a deux (Schiave del piacere, 1974) - primi soft erotici diretti con il nome fittizio di Michel Gentil - è praticamente agli esordi nell'hard (Phantasmes è del 1975, al quale seguiranno, prima di Vibrazione sessuale: Douces pénétrations, Suce-moi vampireLa comtesse Ixe e Hard penetration). E questo spiega in parte il motivo romantico del film, il clima di malumore e tristezza che predomina sulle scene di sesso, avvallato da una colonna sonora che opta per registri melanconici, tirando in ballo addirittura gli eterni e universali Romance for violin and orchestra di Beethoven (en passant: chi ha vissuto gli anni '80, lo ricorderà inevitabilmente associato allo spot televisivo sulla "Vecchia Romagna") e Aria sulla quarta corda (Johann Sebastian Bach). Probabilmente tra i migliori film sessualmente espliciti del regista, almeno per un primo tempo curato, con dialoghi limitati a riflessioni poetiche e un rapporto intimo tra due ragazze (Od ed Emanuelle) - che si sviluppa come estrema sublimazione delle precedenti (e successive) coppie di vampire presenti negli horror - qui riscaldate dai loro corpi nudi, avvinghiati, e da una fiamma crepitante che illumina la scena da un vicino camino. La parte centrale, con Alban coinvolto in una relazione a tre (assieme ad altre due donne) su suggerimento della psichiatra, è quella meno curata e più volgare, mentre sul finale il regista torna a mettere in campo atmosfere decadenti ma idealiste e appassionate, anticipate da una ribelle frase della Lahaie ("Il matrimonio è solo la convenzione di una società ipocrita e bigotta"). Per oltre dieci minuti Alban e la Lahaie se ne vanno in giro per solitarie e deserte strade francesi, sostano sotto alberi spogli (pare essere stato girato in autunno inoltrato), camminano - vestiti in abiti da matrimonio - su Pont Marie, gettando sguardi felici sulle acque scorrevoli della Senna. Brigitte, solo in conclusione concede all'obiettivo imparziale la forma del suo corpo nudo: mancano solo dieci minuti alla scritta "fine", ma Rollin non indugia su dettagli di penetrazione, non cambia mai scena. Ruota delicatamente attorno alla coppia (Alban e Brigitte), con riverenza e timore, con poetica compassione. Come se sentisse su di sè un peso insopportabile nel violare un atto così intimo e riservato. Tanto da non permettersi mai più, in seguito, di profanare con la macchina da presa il sinuoso e sensuale corpo della Lahaie. Vibrazione sessuale contiene dunque elementi cari al regista, inseriti in un contesto creativo che nelle intenzioni sembrerebbe essere parzialmente lontano dalla pura finalità commerciale, più vicino a una manifestazione artistica della corrente "porno chic" espressiva e di rottura, rivoluzionaria. Un momentaneo tentativo (anche) politico di portare sullo schermo immagini simboliche, rappresentative delle pulsioni che la liberazione sessuale del '68 aveva tenuto a battesimo. Vibrations sexuelles è arrivato, attorno agli anni '80, anche nelle sale italiane come Vibrazione sessuale, mentre una successiva edizione home video lo ha proposto (integrale) con il titolo abbreviato in Vibrazioni.

 

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Vibrazione sessuale: Alban Ceray e Brigitte Lahaie

 

Citazioni

 

"Vivo nell'ossessione di ritrovare quel senso di dolcezza infinta: una beatitudine adagiata su una nuvola." (La sensazione dell'orgasmo, espressa in metafora da Alban)

 

"Od: giovane, bionda, fragile, timida. Emanuelle: rossa, tetra, selvaggia. Forse non sono neanche così, ma io così le vedo. E loro sì, mi hanno visto ma ignorano la mia presenza. O fanno finta di ignorarla. Sentono solo il calore della loro vicinanza e rivestono la novità dei loro desideri con un velo sottile di convenzionalità." (Alban)

 

"Lei ha vissuto un sogno, al limite di un delirio o di una fantasia drogata." (La psichiatra si pronuncia sulla confessione di Alban, testimone dell'amplesso emoerotico tra Od ed Emanuelle)

 

"E' come un animale che si intristisce, nella stanchezza del dopo còito." (Brigitte Lahaie)

 

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Vibrazione sessuale: Brigitte Lahaie

 

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Titolo alternativo, per una successiva (1999) edizione home video

 

"Ogni movimento rivoluzionario è romantico, per definizione." (Antonio Gramsci)

 

F.P. 02/02/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 74'36")

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