Regia di Norika Sefa vedi scheda film
TRIESTE FILM FESTIVAL 2022
Venera, per stessa ammissione della regista kosovara Norika Sefa, sente di avere un potenziale più grande rispetto alla realtà caotica, superficiale e anticipata che la circonda, e che le sta sempre più stretta come un giogo castrante.
Nonostante la timidezza che la limita, ella cerca i modi ed i mezzi per comunicare questa circostanza.
Poco per volta, la giovane trova una svolta nella confidenza con la più disinibita amica del cuore, la solare e comunicativa Dorina. Una strada che potrebbe per lei costituire una via d'uscita dalle grigie prospettive che una vita senza stimoli in quella sua famiglia rumorosa, caotica, disordinata e chiusa nella propria ottusità retrograda e senza scampo, senza possibilità di privacy né spazio per ritrovarsi, le promette per il futuro.
Nel concepire il film, la regista riferisce di aver deliberatamente scelto attori non professionisti incontrati per caso, per strada, nei bar.
Ognuno di loro ha condiviso con lei storie e situazioni personali e quelli che sono riuscita a colpirla, hanno fatto in modo che il singolo personaggio potesse entrare a far parte del cast.
Solo dopo la cineasta ha comunicato ad ogni sua scelta di cast che grazie a queste loro storie ella si è convinta a sceglierli per i rispettivi personaggi del film, certa che i prescelti avrebbero saputo conferire una maggiore aderenza ognuno al proprio personaggio.
La storia della protagonista è una vicenda di formazione di una giovane ragazza, che cresce con tutte queste persone attorno accennate sopra, che riescono a condizionarla non poco, ma soprattutto a limitarla come una minaccia opprimente.
C'è materia per riflettere in questo Looking for Venera, e un personaggio che cresce e matura nel corso di una vicenda che tuttavia si slabbra non poco, protesa a raccontare i dettagli di un reale che, proprio per essere qualcosa di quasi vero, è anche un po' troppo fievole per risultare davvero sempre interessante o incalzante.
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