Regia di Vittorio Cottafavi vedi scheda film
Un famoso attore di teatro si reca alle poste per ritirare una raccomandata. Gli impiegati perdono tempo, lo rimandano di sportello in sportello e non sembrano avere nessuna intenzione di aiutarlo. Quando finalmente l'uomo riesce a parlare con il direttore, questi gli chiede dei biglietti in omaggio, ma neppure lui gli dà realmente una mano.
Tratto da un atto unico di Ephraim Kishon, scrittore ebraico acuto osservatore dei difetti della società, L'idolo delle scene è un cortometraggio licenziato nel 1967 da Vittorio Cottafavi per la tv di Stato. Affatto male, per essere un filmetto girato in un interno (palesemente in studio) con pochi ruoli e interamente basato sui dialoghi; di certo aiutano nella resa i nomi degli attori: il protagonista è Walter Chiari e al suo fianco ci sono tra gli altri Aldo Giuffré, Carlo Romano, Giusi Raspani Dandolo e Franco Giacobini. Ma l'interprete che più colpisce, l'unico a tenere realmente testa a Chiari, è uno scatenato Oreste Lionello nei panni dell'anziano (e finto tonto) direttore dell'ufficio. Opera godibile ancora oggi, anche perché di situazioni come quella raccontata qui se ne vivono ripetutamente; evitando qualsiasi spoiler, si può comunque constatare la riuscita dell'umoristico finale. 6,5/10.
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