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La macchina nera

Regia di Elliot Silverstein vedi scheda film

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La recensione su La macchina nera

di LAMPUR
8 stelle

Non estraneo alle ceneri ancora calde di un memorabile Duel e sulla scia di altre “automobili” più o meno indemoniate (pronta a seguire, una raffinata Christine, dalle introspezioni psicologiche articolate e sfumanti dal cortese affetto fino alla paranoica gelosia), La macchina nera rimane un cult del terrore povero, quello genuino, fatto in casa. Senza ricorrere a ridicole messinscene o allo splatter selvaggio. Ricordo soprattutto la sorta di fascino perverso che esercitava su di me quell’auto indefinita ed implacabile, sicuramente pescando da lati oscuri e malumori reconditi. Non l’avrei fatta arrestare dinanzi a nulla, neanche all’ingresso di un cimitero, come nel film accade. L’avrei guidata magari, chissà… una macchinona cosi cattiva ed imperturbabile (se non di fronte al trascendente), esaltava gli istinti peggiori di un giovane scapestrato che almeno esorcizzava gli effetti più deleteri fantasticando davanti ad un film e non, magari, babygangheggiando in giro… ma stiamo parlando di altri tempi… oggi al cinema quella macchina susciterebbe tenerezza… come il nostalgico Belfagor rievocato da Labranca proprio nell’ultimo numero di FilmTv… che poi.. a pensarci bene… se il misterioso fantasma avesse voluto, per una volta, tentare una sortita dal Louvre… ma quale altra macchina avrebbe potuto trovare in attesa, tirata a lucido e coi motori rombanti?!

 

Ndr l’avevo già recensita a suo tempo, dimenticandomene… ma mi sono cosi divertito a rileggerla (almeno io.. eh eh.. ) che mi tocca riproporla a margine…

la macchina nera compare all'improvviso, tallona silenziosa, sperona ed uccide. La macchina nera semina il panico, fa fuori tutto e tutti, non si ferma mai, incurante dell'aumento del greggio. La macchina nera è scura, vetri oscurati, ruote oscurate, anima oscurata. Non è dato sapere chi la guida. Probabilmente incarna le Forze del Male nel simbolo principe del consumismo moderno. La macchina nera brucia asfalto e vite. Sembra un progetto di Tucker, si riaggiusta come Christine e vampireggia fino a non poter varcare la soglia di un cimitero. Non stonerebbe in Duel e neanche in Io sono leggenda. Ultima sopravvissuta di una tecnologia maledetta. La macchina nera divora polvere e kilometri senza sosta in attesa di qualcosa che metta fine al suo furore: vabbè, oggi la lavo và...

 

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