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La casa della follia

Regia di Biagio Proietti vedi scheda film

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La recensione su La casa della follia

di undying
10 stelle

Biagio Proietti, ispirato dal romanzo Mad House del grande Richard Matheson, gira uno dei migliori episodi della notevole serie Il fascino dell'insolito. Un capolavoro destinato al piccolo (solo per dimensione) schermo, girato e interpretato con stile, ancora oggi moderno grazie al contributo di una suggestiva e potente colonna sonora. Bellissimo!

 

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Lo scrittore e insegnante Chris Neal (Luigi Pistilli) sta attraversando un periodo di crisi creativa. Incapace di procedere nella stesura di un libro, sempre più nervoso e avvilito, attribuisce la colpa della sua incapacità artistica alla presenza della moglie Sally (Olga Karlatos). Ormai, da tempo, maltrattata e picchiata dal coniuge, Sally decide di abbandonare Neal al suo destino. "Me ne vado, perché non voglio vederti quando ti ucciderai": dopo aver battuto a macchina questa frase, Sally mantiene la promessa. Neal, in un profondo stato di crisi depressiva, si confida quindi con John Morton (Renato Mori), un amico psichiatra, che lo mette in guardia sugli sconosciuti poteri della mente.

 

"Ma non capisci che sei in pericolo proprio a causa del tuo carattere? Dove credi che vadano a finire le tue esplosioni di collera? Credi che si disperdano? Nient'affatto. Si comunicano alle stanze, ai mobili, all'aria. Si trasmettono a Sally e avvelenano tutto. Persino te. (...) Pensa alle capacità ancora ignote del cervello. È come un continente inesplorato, e forse resterà tale ancora per molto. Ma, intanto, i suoi poteri sconosciuti continueranno a produrre i loro effetti su di noi. E anche sulla materia. Perciò io sono convinto che tu stai avvelenando la tua casa. La tua nevrosi, la tua violenza, si sono insinuate nella sua struttura. Ogni oggetto ne è saturo e ti è diventato ostile. Se non fosse per la presenza di Sally che agisce da fattore equilibratore, tu potresti essere materialmente aggredito..."

(John Morton)

 

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Episodio n. 2 della seconda stagione dell'eccezionale serie Il fascino dell'insolito, prodotta e trasmessa sulla RAI tra il 1980 e il 1982. Da un avvincente racconto breve di Richard Matheson (Mad House / La casa impazzita), Diana Crispo e Biagio Proietti (in questa rara circostanza anche ottimo regista, dopo aver collaborato, non accreditato, alla direzione di Alien 2 - Sulla Terra) traggono spunto per raccontare una storia profondamente malinconica, addirittura agghiacciante alla luce della tragica scelta (il suicidio) poi fatta 15 anni dopo dall'attore, che in questa occasione espone (forse per davvero) il suo tormentato stato d'animo di fronte alla telecamera. Interpretato da due outsider della recitazione, che rispondono ai nomi di Luigi Pistilli - in un ruolo che ricorda sia Oliviero de Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave (Sergio Martino, 1972), sia Jack Torrance di Shining (Stanley Kubrick, 1980) - e Olga Karlatos, La casa della follia è un buon esempio dell'altissimo livello qualitativo rappresentato dalle produzioni RAI dell'epoca. Quando con pochissimi mezzi, autori del calibro di Proietti erano in grado di girare piccoli capolavori. Quel poco di cui dispone il regista (anche sceneggiatore dei migliori episodi del ciclo) è comunque molto prezioso: attori inappuntabili, con un Pistilli strepitoso a dominare la scena; una suadente colonna sonora à la "Sette note in nero" (il brano Evil's Suite: Evil's Eyes dell'ignoto Corviria) [1] e il brano Run Like Hell (dall'album The Wall dei Pink Floyd). La casa della follia si apre con un incipit suggestivo, sulle note del citato Run Like Hell. Poi, per oltre 11 minuti, le nervose interazioni tra Neal (curiosa coincidenza: l'anno seguente un altro scrittore, che simula un suicidio tecnicamente uguale e con identico cognome, compare in Tenebre di Dario Argento) e sua moglie Sally, avvengono senza la pronuncia di una sola parola. Identica durata, Proietti la riserva alla fase finale che inizia con una delirante esplosione di follia del protagonista, all'interno di una scuola, da manuale per come girata dal regista e interpretata da Pistilli e, forse, in debito con Shock di Mario Bava data l'improvvisa animazione di alcuni oggetti all'interno della casa. Un mediometraggio bellissimo, assolutamente da recuperare, vedere e rivedere. Soprattutto da parte dei nuovi aspiranti registi di cinema horror.

 

 

NOTA

 

[1] L'ignoto artista si è, molto evidentemente, ispirato alla soundtrack di Phantasm (1979), opera di Fred Myrow e Malcolm Seagrave.

 

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Richard Matheson (1926 - 2013)

 

Citazione

 

"Aiutami! Perché non lo capisci? Sto male, sto male, sto male... sto male".

(Chris Neal, rivolto con il pensiero alla moglie, dopo aver compreso di essere stato lasciato)

 

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Il fascino dell'insolito  - La serie completa

 

STAGIONE 1 (1980)

- 1. La mezzatinta

- 2. La stanza n. 13

- 3. Piccolo assassino

- 4. Veglia al morto

- 5. Miriam

 

STAGIONE 2 (1981)

- 1. La strada al chiaro di luna 

- 2. La casa della follia

- 3. Impostore 

 

STAGIONE 3 (1982)

- 1. La tortura della speranza

- 2. La scoperta di Morniel Mataway 

- 3. Vampirismus

- 4. La cosa sulla soglia 

- 5. La specialità della casa

- 6. Castigo senza delitto 

 

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Evil's Suite: Evil's Eyes (Corviria)

 

Run Like Hell (Pink Floyd)

 

"A questo punto,

cercate di non rompermi i coglioni 

anche da morto.

È un innato modo di fare,

questo mio non accettare 

di esistere.

Non state a riesumarmi dunque,

con la forza delle vostre incertezze,

o piuttosto a giustificarvi,

che chi si ammazza è un vigliacco:

a creare, progettare ed approvare

la propria morte ci vuole coraggio!

Ci vuole il tempo,

che a voi fa paura.

Farsi fuori è un modo di vivere,

finalmente a modo proprio,

a modo vero.

Perciò non state ad inventarvi

fandonie psicologiche,

sul mio conto,

o crisi esistenziali

da manie di persecuzione,

per motivi di comodo

e di non colpevolezza.

Ci rivedremo,

ci rivedremo senz'altro...

Addio bastardi maledetti,

vermi immondi,

addio noiosi assassini."

(Salvatore Toma)

 

La casa della follia (Biagio Proietti, 1981)

 

F.P. 28/03/2023 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 48'48")

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