Trama
Saverio Lulli è uno psichiatra di cinquanta anni. Più che nel reparto che dirige, Saverio preferisce incontrare i pazienti sul campo di calcio. Per lui il calcio non serve solo ad alleggerire la vita claustrofobica vissuta nella clinica. Per Saverio il calcio è una terapia che aiuta i suoi pazienti a stare meglio, a sentirsi parte di un gruppo, a vivere le emozioni e la vita a cui hanno diritto. Lui ne è convinto, ma vuole che lo siano anche gli altri, in primo luogo i suoi colleghi psichiatri. Per questo organizza il primo mondiale di calcio a cinque per squadre formate da pazienti psichiatrici. Saverio è un visionario, un sognatore e ha il dono di coinvolgere gli altri nelle sue imprese. Paola, la sua giovane assistente, generosa ed entusiasta. Zaccardi, un ex calciatore ludopatico rimasto vedovo che Saverio recupera da una sala bingo per fargli allenare la squadra, ovviamente senza stipendio. Riesce anche a coinvolgere la figlia adolescente, che la sua ex moglie gli affida per ricordargli che oltre a psichiatra è anche un padre. Persino la FGCI gli dà fiducia, fornendogli le vere maglie della Nazionale di calcio italiana. Solo lo psichiatra De Metris rema contro. Stima Saverio, ma teme lo stress che potrebbero subire i soggetti più problematici a causa della competizione. Così gli nega il finanziamento con il quale Saverio avrebbe dovuto organizzare la competizione calcistica. Ma Saverio, piuttosto che mollare e tradire i suoi ragazzi, ipoteca la casa e mette lui i soldi necessari. Ora tutto è pronto: la prima Nazionale Italiana di calcio a cinque formata da pazienti psichiatrici può scendere in campo.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Crazy for Football - Matti per il Calcio è il risultato di un lungo lavoro, di un documentario, di un romanzo e di approfondimenti diretti sul campo dell’esperienza del calcio come forma di terapia. È una storia che ho seguito in prima persona. Ho contribuito a fondare la prima nazionale italiana di pazienti psichiatrici e mi dedico attivamente da 15 anni a questo progetto.
Il mio intento - che ho cercato di riportare in questo film - è sempre stato quello di raccontare il problema sociale trasversale che riguarda tutte le famiglie, tutti noi, aiutando ad aprire gli occhi e a sensibilizzare le persone su qualcosa che si conosce poco, e facendolo anche attraverso il sorriso.
Perché la vita porta sempre un sorriso e Crazy for Football – Matti per il calcio vuole essere una storia non di denuncia ma di racconto di storie umane vere attraverso lo sport nazional popolare per eccellenza, il calcio.
Una storia che è raccontata col carattere leggero e buffo delle storie di sport e commedia in cui c’è un arco epico: un gruppo di ragazzi trainati da dei condottieri pieni di sogni e di passioni che devono compiere un’impresa. Un film epico, avventuroso, giocoso, leggero che cerca di concentrare lo sguardo sul diritto di vivere e di sognare di ognuno di noi. Dopo la Legge Basaglia, c’è tutta la necessità di costruire una società capace di abbracciare i suoi figli più fragili.
C’è stato un grande impegno da parte di tutti per le riprese di questo tv movie, passato con consapevolezza da un linguaggio documentaristico a quello di fiction mantenendo la sincerità della vita. Sono felice di aver lavorato a questo progetto con attori così bravi e professionali e con un gruppo di ragazzi che hanno davvero studiato approfonditamente per restituire quello che spero sia un bel risultato".
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Commenti (4) vedi tutti
Un po' una bella favola però è comunque importante che si parli del tema del disagio psichico. Carino e commovente. Lo consiglio
commento di Artemisia1593Girato e sceneggiato alla meno peggio.
commento di gruvierazBella l'Idea ed interessante assai anche lo sviluppo : ricordo che era ben fatto anche il Documentario dallo stesso Titolo senza la parte in Italiano di questo ma sempre dello stesso Regista.voto.7.5.
commento di chribio1Una grande idea
leggi la recensione completa di wickmax