Regia di Richard Pryor vedi scheda film
1983: Richard Pryor torna a teatro con un nuovo spettacolo di stand up comedy ispirato ai più recenti sconvolgimenti della sua vita, principalmente il lungo periodo di sobrietà, lontano da alcol e droghe, che ha coinciso con la sua rinascita portandolo a sperimentare una sensazione che aveva ormai dimenticato da tempo: la lucidità.
In seguito all'incidente del 1980 – un tentativo di suicidio a causa dell'abuso di alcol e droghe – Richard Pryor decise di darsi una ripulita; non fu una cosa semplice, ma di certo la lunga convalescenza (si era causato ustioni sulla gran parte del corpo) lo aiutò a stare lontano dalle brutte compagnie e dalle loro pessime abitudini. Dal 1982 in avanti l'attore tornò all'apice della popolarità con una serie di film sempre più quotati, fino a prendere parte a Superman III del 1983; è proprio in quel momento che Pryor sente l'esigenza di tornare davanti al pubblico con un nuovo spettacolo di stand up comedy, a ruota libera, ispirato dai recenti avvenimenti della sua vita. Già l'anno precedente aveva fatto un simile tentativo con Live on the Sunset strip, ma con risultati realmente modesti soprattutto a causa del suo stato pschico ed emotivo ancora instabile; a dirla tutta neanche in questo Here and now il comico sembra al cento per cento, ma sul palco dà tutto sé stesso e in certi passaggi sembra di assistere a uno dei suoi vecchi monologhi degli esordi, vent'anni prima (ben testimoniati dal film autobiografico Jo Jo Dancer, your life is calling che Pryor girerà tre anni dopo). Insomma: non il suo miglior lavoro, ma onesto e sicuramente ben realizzato, e soprattutto l'ultimo spettacolo dal vivo registrato da Richard Pryor. 5,5/10.
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