Regia di Stefan Ruzowitzky vedi scheda film
La storia avrebbe potuto anche essere intrigante ma si risolve nell'ennesimo diabolico piano ordito da una mente perversa, come se ne sono visti da dopo il successo di Seven. Cambia solo in contesto, qui regna il disorientamento, anzi, l'assoluta alienazione di chi, reduce di guerra, torna a casa senza più sentirla come tale, nella capitale di ciò che era un impero e ora è un insignificante staterello, dove anche le nuove mode, musicali e sessuali, suonano estranee e immorali. Un passaggio, questo, davvero troppo abusato oggi.
Vedendo il film su un normale televisore anziché al cinema, ho fatto fatica a seguire le tante (pressoché tutte) scene nell'oscurità. Non mi sono piaciuti gli scenari finti, cioè disegnati, tratto distintivo della messa in scena.
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