Regia di Stefan Ruzowitzky vedi scheda film
Un film con più ombre che luci, e non solo metaforicamente parlando, ma con un indubbio fascino visivo dovuto alla precarietà e irregolarità di ogni oggetto presente, che però non basta a colmare le lacune di una trama troppo esile e ripetitiva
Sono più le ombre che le luci, e non solo metaforicamente parlando, di questo film del 2021 basato sul resoconto di una caccia ad un sadico serial-killer in una cupa Vienna dei primi anni '20 del Novecento. Il tutto è ambientato in una sorta di Gotham City del passato,, resa ancora più inquietante dalla scelta del regista di lasciare pochissimo spazio alle scene in piena luce ma soprattutto grazie ad un continuo senso di precarietà fisica dato da case oblique, finestre dai profili irregolari, strade contorte come diverticoli. Ciò tuttavia non basta a dare spessore ad un film che sembra proprio con l'immagine fantasmagorica voler colmare le lacune di una trama non particolarmente originale e spesso fin troppo ripetitiva. Un film che troverà lìapprezzamento soprattutto di chi guarda più all'estetica che alla vera e propria sostanza.
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