Regia di Bertrand Tavernier vedi scheda film
Rispettosamente dedicato a Bud Powell e a Lester Young, è un appassionato omaggio al mondo del jazz e al periodo della diaspora parigina verso la fine dei ’50. Tavernier firma un atto d’amore verso la musica e riesce a cogliere il disagio esistenziale del protagonista (un immenso Dexter Gordon) che è quello di un’intera generazione di musicisti: non un attimo di retorica, a dispetto delle apparenze. Le esecuzioni al Blue Note e al Birdland sono tutte dal vivo (ed eseguite da gente come Herbie Hancock e Bobby Hutcherson) e dirette dal regista con l’intenzione di mostrare l’improvvisazione jazzistica all’opera: morbidi carrelli disegnano il percorso dell’orecchio dei vari componenti della jam session, così da cogliere ogni minima espressione, ogni piccolo dettaglio; nella fotografia d’interni (dove viene accentuata la differenza tra Parigi e New York) sembra di vedere ogni tanto lo stile di Hopper. Voto: 10
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