Regia di Ivan Cotroneo vedi scheda film
TFF 39 - FUORI CONCORSO
Una coppia di quarantacinquenni alla deriva; una pandemia assai tristemente nota che li costringe ad una convivenza forzata in quello che fu un nido d'amore e che ora una ipotetica positività al contagio trasforma in una prigione, in cui scontare una pena solo apparentemente breve, destinata ad essere trascorsa analizzando le ragioni di come si è arrivati a quel punto di rottura a prima vista irreparabile. Era rischioso già sulla carta avventurarsi tra le dinamiche di un rapporto di coppia alla ricerca va dei motivi che hanno creato le lacerazioni ed il disamore.
Naufragare sul già detto, sul già visto, sulla melensa tendenziosità di un melodramma in agguato era un rischio prevedibile, ma forse anche calcolato, perché Quattordici giorni di Ivan Cotroneo si rivela, al contrario dei nostri non suffragati timori, un film scritto molto bene, strutturato attraverso capitoli-giornate che scandiscono la durata di quella sorta di detenzione inevitabile, e ne analizzano in profondità, ma senza mai tediare né banalizzare, le ragioni che hanno portato all'apparente, inevitabile naufragio.
Merito della riuscita del film, solo un po' alla lunga verboso e timidamente pedante, risiede altresì nella bravura dei due efficaci protagonisti, Thomas Trabacchi e Carlotta Natoli, entrambi ispirati, ironici e capaci di ritmare in modo coinvolgente quel match a più riprese che ce li restituisce come sfidanti e complici pieni di ironia, sarcasmo e quell'intelligenza di fondo che rende piacevole e serrato il confronto che li oppone, all'interno di un ring che finisce per essere un universo molto più caro ed affezionato, oltre che intimo, di quel che a priori potesse apparire un semplicemente decoroso ed elegante appartamento coniugale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta