Regia di Carl Theodor Dreyer vedi scheda film
Viktor, un padre di famiglia piuttosto duro da quando ha perso il lavoro, si comporta come un tiranno a casa sua : la sua dolce moglie Ida è continuamente rimproverata e maltrattata. L'anziana governante, non tollerando più la situazione, suggerisce a Ida di abbandonare il tetto coniugale. Uno dei maggiori film muti di Dreyer, in cui compare il tema dell'oppressione della donna e della prevaricazione maschile che ricorrerà in altre opere del regista, forse influenzato da esperienze biografiche (la madre lo aveva concepito fuori dal matrimonio ed era morta in tragiche circostanze). Il film rientra nel genere "Kammerspiel" ed è girato tutto in un appartamento, ma è lontano dal teatro filmato : è un esempio sapiente di costruzione cinematografica, molto apprezzato all'epoca della sua uscita, girato con indubbia maestria tecnica (perfetto l'uso del primo piano sui volti e del dettaglio realista, come avverrà nella Passione di Giovanna d'arco). Un elogio dell'amore coniugale, con qualche lieve impaccio nella seconda parte, girata su toni più leggeri, quasi da commedia. Anche qui, come sarà poi in altri film della maturità, l'interesse principale del regista si concentra sull'interiorità dei personaggi, rappresentati in termini vividamente umani (lo stesso Viktor, dopo che la sua maschera di durezza si spezza, diviene un personaggio molto più sfumato). voto 8
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