Una donna è costretta a lottare contro suo marito, autentico tiranno domestico. Sull'orlo dell'esuarimento nervoso, decide su consiglio della vecchia balia del marito di lasciare la casa per qualche tempo. Sarà la domestica, in sua assenza, a prendere le redini della vita familiare.
Note
Un dramma quasi metafisico, ma anche una crudele indagine sociale e psicologica, per uno dei primi film importanti di Dreyer.
Al di là del fatto che allo spettatore moderno questo film possa apparire particolmente sfiancante per la sua lentezza, resta un'opera ammirevole per diversi motivi: il naturalismo nell'ambientazione e nella recitazione; la compostezza, l'austerità e il pudore delle inquadrature; la critica, sommessa ma decisa, alla famiglia partiarcale. Lontano da ogni schematismo,… leggi tutto
Probabilmente dopo 85 anni la potenza del messaggio di questo film, tratto dalla dolceamara commedia La caduta del tiranno di Svend Rindom e sceneggiato dallo stesso regista, si è ampiamente dispersa; oggi somiglia in maniera piuttosto forte ad una fiabetta moraleggiante dalla chiara impronta cristiana. Ma è comunque un'opera di discreto valore sia per quanto preme a Dreyer di… leggi tutto
Melodramma a lieto fine di Dreyer, del periodo muto, ancora precedente ai suoi capolavori (ma quella del regista danese resta, a mio parere, una filmografia ancora ampiamente da esplorare). Il tono oscilla tra il drammatico ed il grottesco: la descrizione della cattiveria e della pignoleria di Viktor assume, in certi momenti, toni così caricati da far scappare una risata. Comunque il film…
Probabilmente dopo 85 anni la potenza del messaggio di questo film, tratto dalla dolceamara commedia La caduta del tiranno di Svend Rindom e sceneggiato dallo stesso regista, si è ampiamente dispersa; oggi somiglia in maniera piuttosto forte ad una fiabetta moraleggiante dalla chiara impronta cristiana. Ma è comunque un'opera di discreto valore sia per quanto preme a Dreyer di…
Al di là del fatto che allo spettatore moderno questo film possa apparire particolmente sfiancante per la sua lentezza, resta un'opera ammirevole per diversi motivi: il naturalismo nell'ambientazione e nella recitazione; la compostezza, l'austerità e il pudore delle inquadrature; la critica, sommessa ma decisa, alla famiglia partiarcale. Lontano da ogni schematismo,…
il film pur avendo gia' sul groppone ben 85 anni (!),ed ovviamente essendo muto con scritte,risulta molto lento e anche assai logico nella sua struttura pur avendo anche una trama di fondo abbastanza forte x l'epoca e alla fine risulta se pur con 1 visione lenta e pesante 1 film abbastanza triste e maliconico al tempo stesso.voto.6.
L’approccio narrativo di Carl Theodor Dreyer è improntato all’osservazione dettagliata, agli accenti posti fra le righe, alla descrizione dei segni che preparano lo sviluppo successivo. La sua lentezza è l’azione dilatante che l’attesa e lo sforzo di attenzione producono nella nostra percezione temporale. È la trasposizione cinematografica della…
Vite apparentemente normali, persone ordinarie, tutto scorre all'insegna della tranquillità. Ma la macchina da presa indaga, la storia fa il suo corso e appaiono le prime ombre: è il passato che chiama. Scomode…
Dreyer mostra di avere un lato insospettabilmente divertente con questo film muto sulle traversie di una famiglia piccolo borghese: comincia come una favola (“C’era una volta un marito prepotente”), va avanti come un dramma nel mostrare le angherie che la moglie deve sopportare, poi devia verso il bizzarro e il paradossale quando la moglie va a farsi curare i nervi e le redini della casa…
Viktor, un padre di famiglia piuttosto duro da quando ha perso il lavoro, si comporta come un tiranno a casa sua : la sua dolce moglie Ida è continuamente rimproverata e maltrattata. L'anziana governante, non tollerando più la situazione, suggerisce a Ida di abbandonare il tetto coniugale. Uno dei maggiori film muti di Dreyer, in cui compare il tema dell'oppressione della…
Apologo sulla dignità della donna e sul suo ruolo insostituibile nella famiglia, il quale è per nulla inferiore, anche se diverso a quello dell'uomo. Nonostante questo, le femministe di oggi farebbero un falò con questo film, perché vi troviamo l'immagine della madre e casalinga, che oggi stupidamente è il simbolo della donna fallita e frustrata. La protagonista, quasi eroica nello svolgere…
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