Regia di Armando Fonseca, Kapel Furman vedi scheda film
Horror brasiliano estremamente originale nel riproporre tematiche classiche dello splatter Anni '80. Un'antica divinità precolombiana, riportata in vita da una maschera impressionante (ricorda il manufatto di cristallo noto come "Teschio del destino"), dà corso a una mostruosa e sanguinaria catena di delitti nel centro di San Paolo.
Nel 1944 un artefatto - la maschera di Anhangá, carnefice di Tahawantinsupay e dio precolombiano - finisce al centro di un esperimento militare, fallito tragicamente. Al giorno d'oggi l'oggetto, rinvenuto durante scavi archeologici in Amazzonia, si trova a San Paolo, dove possiede un essere umano con il cui corpo inizia a compiere sacrifici viscerali, coinvolgendo chiunque incroci il suo cammino.
Nel 2016 i giovani Armando Fonseca e Kapel Furman debuttano in regia con l'horror Uptake fear, molto apprezzato dal pubblico sull'imdb. Furman in particolar modo proviene dal mondo degli effetti speciali, campo nel quale è attivo sin dal 1997, avendo curato trucchi e make-up spesso destinati a prodotti con scene splatter e graficamente estreme. Non sorprende quindi che questo Skull: the mask risalti proprio per l'attenzione riposta agli effetti speciali, del tutto espliciti e raccapriccianti (davvero impressionante la maschera), in grado di sfiorare più volte il realismo. Trattando di una divinità sanguinaria e omaggiata con sacrifici umani, nel film abbondano le scene di violenza - vittime ignari e occasionali sventurati - con estrazioni di cuori, interiora e devastazioni corporee di vario tipo.
Si inizia con madre e figlia, custodi della maschera: la ragazza compie un rito magico che richiama una potente e malvagia entità assetata di sangue. Un robusto operatore sul luogo del duplice delitto, mentre ripulisce la scena del crimine, viene letteralmente assalito dalla mostruosa maschera che prende così possesso del suo corpo. Da quel punto in poi, questo novello Jason (ben più spaventoso a dire il vero) se ne va in giro per San Paolo eliminando coppiette appartate in auto o, in una concitata e brillante sequenza, aggredendo il pubblico mascherato di una discoteca. Skull: the mask, riesce a tenere con il fiato sospeso senza soluzione di continuità, riportando sullo schermo una trama da horror Anni '80 ma originalissima per ambientazione (il Brasile), cinematografia e trovate visive davvero particolari, con aperture inattese su una dimensione "altra", nella quale spazio e tempo sembrano perdere significato. Slasher suggestivo e potente, in arrivo da una nazione che si ricorda nel genere per l'importante contributo di José Mojica Marins, la cui poetica macabra sembra essere stata, in buona parte, assorbita da Fonseca & Furman.
Curiosità
Nell'aggressione di una coppietta in auto, intenta in effusioni amorose, la creatura dopo aver brutalmente massacrato la ragazza estrae le interiora con le quali strangola il suo fidanzato. Scena che ricorda analogo momento presente ne La terza madre (Dario Argento, 2007), con presenza di un demone che riserva a una vittima (Coralina Cataldi-Tassoni) identico trattamento.
Trailer
F.P. 31/01/2021 - Versione visionata in lingua tedesca e portoghese (durata: 89'24") / Data del rilascio UK (streaming): 21/09/2020
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