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Quarantine Girl

Regia di Nicole D'Angelo, Gregory Hatanaka vedi scheda film

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La recensione su Quarantine Girl

di undying
1 stelle

Una pessima attrice di film indie, si dedica anche alla sceneggiatura e alla regia per realizzare uno dei film più inutili di sempre, riuscendo a banalizzare il terribile momento storico che stiamo passando.

 

locandina

Quarantine Girl (2020): locandina

 

Costretta da limitazioni frustanti a causa della pandemia, Ruby (Nicole D'Angelo) è chiusa in casa come la maggior parte della popolazione americana, mentre tenta di sopperire alla solitudine mantenendo contatto via chat con Nate (Shane Ryan) e Angie (Craijece Lewis). Dopo ventisei giorni di isolamento, sprofonda però progressivamente in uno stato mentale delirante.

 

L'attrice Nicole D'Angelo nel 2020 si sbizzarisce dandosi anche alla sceneggiatura e - peggio che mai -  ponendosi dietro la macchina da presa, facendo coppia in regia con Gregory Hatanaka. Non conosciamo gli altri titoli da lei realizzati nel 2020 (Body of night e Acrylic) ma la visione di Quarantine girl induce a pensare che possa trattarsi di produzioni a costo zero, di pessimo livello qualitativo. Sopravvalutato sull'imdb - per votazioni che sono certamente state date da conoscenti, dal cast tecnico artistico e da affiliati alla produzione - Quarantine girl sembra un film girato dalla vicina di casa ossessionata dal mito della televisione e della celebrità, oscillando in continuazione tra poco esaltanti selfie, angoscianti annunci televisivi (sul lavaggio delle mani, sulla pulizia e sul restare chiusi in casa) e ripetuti e snervanti squilli di cellulare. Tra ossessivi messaggini telegrafici che non dicono nulla, telefonate contraddistinte da dialoghi di livello culturale accostabile a quello della signora Coriandoli e video chat demenziali, sempre più spesso un corriere si presenta alla porta di casa per consegnarle un pacco (anche robetta s/m, ma messa lì in burletta). Il film è tutto qui: privo di ritmo, senza storia e con la spocchiosa e antipatica protagonista che dà vita ad un personaggio fermo psicologicamente all'età di dodici anni, appropriandosi con megalomania e molto narcisismo della scena dal primo all'ultimo minuto. Una cazzatona senza eguali, per la quale la definizione di thriller e horror è a dir poco inesatta. A rendere ancora più antipatica l'operazione, è la tendenza di sfruttare il tema caldo di un momento agghiacciante, soprattutto nel paese d'origine. Girato senza dubbio alla velocità della luce - in piena pandemia - è stato rilasciato il 4 settembre 2020 in streaming giusto negli USA. Imdb lo annuncia anche in uscita italiana con medesimo titolo, senza però indicarne una data. Dovesse spuntare fuori su qualche piattaforma, risparmiate quest'ora di tempo per dedicarvi a ben più interessanti visioni.

 

Trailer

 

"L’epidemia è la forza della natura che più di tutte costringe l’essere umano a interrogarsi sul senso e sul valore della vita." (Anonimo)

 

F.P. 01/02/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 61'35")

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