Regia di Marty Callner vedi scheda film
Barack Obama è appena stato eletto Presidente degli Usa e Chris Rock imbastisce il monologo di questo spettacolo partendo proprio da qui: un afroamericano alla Casa Bianca e, finalmente, il sogno di un'America più unita e meno razzista. È l'occasione naturalmente per scendere in profondità nell'argomento e parlare un po' di 'n word', differenze sociali ed economiche, nonché dell'eterna battaglia fra uomini e donne.
Chris Rock affronta un tour mondiale con il suo spettacolo Kill the messenger e sceglie di trarre un dvd registrando il meglio di tre esibizioni: quella di New York, quella di Londra e quella di Johannesburg. Naturalmente non sono tre città a caso, tra le tante: sono le due città più influenti del mondo anglofono e la capitale mondiale della lotta all'apartheid, alla discriminazione razziale. Oltre che, come è evidente, tre metropoli di tre differenti continenti, tra le quali una africana. Con un po' di sano orgoglio americano e nero, l'attore affronta così un monologo che prende le mosse dalla recente elezione di Obama a Presidente degli Stati Uniti, il primo afroamericano della storia a ricoprire tale carica, per scendere quindi in profondità nell'argomento razzismo e da lì scatenarsi fino al gran finale che mette in campo un altro classico: le differenze tra uomini e donne a letto (e non solo). Certo, non c'è nulla di particolarmente originale nelle tematiche di questo show, ma Chris Rock tiene il palco in maniera eccellente e nel suo monologo, pur abbondando le idee, non mancano mai le battute. Un'ora e venti minuti di durata in totale. 6/10.
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