Regia di John Carpenter vedi scheda film
Premetto che noN ho visto la pellicola da cui Carpenter ha tratto il suo remake, per cui non farò alcun tipo di paragone tra questo film e l’altro più datato. “Il villaggio dei dannati” non è sicuramente uno dei migliori lavori di Carpenter (imparagonabile a capolavori come “La Cosa”, “Il Seme della Follia”, “Halloween” o “1997 Fuga da New York”), ma è cmq un prodotto sufficiente che ricorda vagamente pellicole come “L’Invasione degli Ultracorpi” solo che qui i protagonisti sono un gruppo di 10 bambini (x lo meno di aspetto fisico) capaci di influenzare con il loro sguardo il comportamento dell’uomo. Il ritmo non è forsennato, l’azione è ridotta ai minimi termini, il tasso gore è assente, la regia e le interpretazioni sono sufficienti, la sceneggiatura alterna buoni momenti (specie nella parte finale) con altri poco esaltanti (il poliziotto che entra con la maschera anti-gas nella zona delimitata con della vernice bianca è davvero stupida: come è possibile che un qualsiasi tipo di gas resti chiuso in uno spazio aperto?). Consigliato a coloro che amano vedere film con protagonisti bambini perfidi. Ps: Nel corso del film si cita una battuta precedentemente utilizzata dal grande Dario Argento in “Tenebre” (scoprite voi quale..). Voto: 6.5
Si capisce che è di Carpenter anche se risulta meno incisiva di altri lavori del maestro. Voto: 6
Ordinaria amministrazione per l’ex “Superman”. Voto: 6
In questa pellicola non osa (come in “La Cosa” o “Il Seme della Follia”), non costruisce un opera dal ritmo vertiginoso (come in “1997 Fuga da New York” o “Distretto 13”), né regala un prodotto alla “Essi Vivono”, si limita ad offrire un prodotto dignitoso, ma cmq non eccezionale. Ha dimostrato di saper fare di meglio (e come…). Voto: 6.5
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