Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
Tutti crediamo di conoscere la figura e il lavoro del Maestro Ennio Morricone e non è così, almeno per me. Come spesso capita, ci arrestiamo alla superficie, senza conoscere in profondità anzitutto la vita di questo compositore, una figura così luminosa, straordinaria e geniale, come risulta da uno dei suoi tratti più eccezionali ossia la sua modestia. L'opera di Giuseppe Tornatore era ed è davvero indispensabile e fondamentale: non è un racconto semplicemente agiografico, perchè si parla dei tormenti dell'uomo, dei suoi inizi stentati e difficili, della nobilità del duro lavoro nella povertà, ma nelle magnifica coerenza e capacità di chi ha non solo una marcia in più a prescindere da tutto. E' così ne esce un ritratto commovente, in cui la commozione è raccontata, senza finzioni e senza pudore, proprio da lui, dal Maestro, gigantesca figura del secolo scorso, forse non del tutto conosciuta, proprio in Italia. Morricone musicista, Morricone arrangiatore, Morricone creatore di musiche da film indimenticabili, Morricone sperimentatore e compositore di musica assoluta, Morricone moderno, Morricone classico etc.....
Difficile classificare un artista così totale, difficile non apprezzarne la coerenza e la fermezza, lo stile e la modestia quando l'Oscar non gli era assegnato ingiustamente attribuito, mentre il successo e il riconoscimento gli erano tributati da tutti o quasi.
Ha ragione Quentin Tarantino, noto per gli eccessi, ma come pochi interprete di novità e precursore di linguaggi innovativi: Morricone è pari ai grandi geni riconosciuti del passato e come tale sarà ricordato.
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