Regia di Walter Hill vedi scheda film
Vedo Walter Hill, assieme a Peckinpah, Friedklin, Millius, Siegel, ma anche Mann, come uno dei maestri di un tipo di cinema hollywoodiano che riprende il cinema d’avventura e azione per esplorarlo “dal dentro” per estrarvi una ninfa “nuova”, innovativa. Nelle mani di Hill, il classico diventa meravigliosamente atipico pur non scostandosi mai dalla sua immagine tradizionale. La cosa più bella di “Danko” è che, anche se è naturalmente un prodotto commerciale, non rinuncia ad un lavoro di costruzione della sceneggiatura. Il film inizia e ci ritroviamo subito in una serrata caccia ad un pericoloso criminale sovietico da parte di un duro agente di polizia: c’è il classico, con una buona pennellata di western, ma Hill non rinuncia a contaminare con atmosfere da film di spionaggio, con il melò, il puro action, creando un clima molto interessante. Le musiche minacciose, le luci soffuse, quello strano inizio nella sauna, una Chicago gotica da hard-boiled, sono tocchi di stile che concorrono a mantenere viva l’attenzione dello spettatore. Il plot è classico, ma la combinazione di Danko con Rizzick, il “capitalista” della coppia, rende l’atmosfera quasi irreale: non fa ridere pensare al classico sbirro americano seduto al tavolino con l’ufficiale della polizia sovietica in uniforme nel centro di uno dei cuori del capitalismo americano? E non è insolito (e per questo eccezionale) vederli correre nei vicoli, in alberghi squallidi o in ospedali asettici all’inseguimento Viktor (che pare che abbia scritto in faccia “CATTIVO” a caratteri cubitali?). E poi, tante le trovate geniali: gli inquietanti “teste lustre” che appaiono in gruppo con fucili e pistole in mano, le classiche prostitute da hard boiled che si rivelano vittime involontarie di una violenza inaudita, quello strano congegno da spia che Viktor usa per nascondere la sua pistola… se è vero che i requisiti per fare un bel film di genere sono il ritmo nella regia, la coerenza e l’inventiva nella sceneggiatura, allora possiamo dire che “Danko” è uno dei più interessanti esempi di poliziesco anni ’80, un film violento ma assolutamente imperdibile per gli amanti del genere. Bellissima colonna sonora, grande Hill.
Piena di invenzioni: esemplare per un poliziesco “urbano”.
Adatta ed evocativa.
Grande
Ragazzi, che faccia truce da criminale… straordinario.
Mitico.
Perfetto.
Essenziale e potente. Un maestro.
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