Regia di Audrey Diwan vedi scheda film
Film duro, crudo, indigesto, da vedere ma non da rivedere, una prova d'attore (d'attrice) ma anche una prova da spettatore. Tratto dal libro omonimo autobiografico di Annie Ernaux, che nel 2022 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Le nudità sono altrettanto crude e perdono ogni ulteriore significato, sono parte della sofferenza, del dolore. La protagonista è presente in ogni fotogramma, o di fronte, o da dietro se sta interloquendo con qualcuno, la camera non la lascia mai, la segue sempre a pochi centimetri, il punto di vista diventa ossessivo, ma indubbiamente molto efficace. Anamaria Vartolomei fornisce una prova superba, viene da chiedersi quanto di lei ci sia in Anne, che non è buona o cattiva, è solo estremamente determinata. Un film di donne fatto per le donne, un maschio può solo guardare, ascoltare e tacere.
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