Regia di Claire Denis vedi scheda film
Lei ama l'amico del suo ex, ma lei ama ancora il suo ex e questi ama ancora lei. Un triangolo abbastanza classico, immerso nella media borghesia francese che se non fosse per il tocco registico della Denis e di due mostri sacri del Cinema francese, Juliette Binoche e Vincent Lindon (di cui guarderei qualunque film), sarebbe risultato un polpettone indigesto. Invece, nonostante le due ore scarse, il film funziona bene, convince, pur nel suo rimestarsi su sé stesso e sulla quasi assenza di una trama coinvolgente. La Denis entra chirurgicamente in una relazione uomo-donna complessa e profonda, dove ognuno ha piccole ferite nascoste, solitudini e malinconie. Ne viene quasi un noir sentimentale, dove, come già scritto, Binoche e Lindon furoreggiano su anime e corpi. Un gioco d'attori, certo, ma anche un bello stringersi del cuore, con i suoi rimandi, mai retorici, all'assoluta irrazionalità delle relazioni uomo-donna. Film francese fino al midollo, ma che rimane lontano dal facile sentimentalismo: molto bene, fosse anche solo per quest'ultima qualità.
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