Regia di Julia Ducournau vedi scheda film
Dopo il bel film di esordio la belga Ducournau alza il tiro e con una produzione importante, che gli regala un Vincent Lindon impeccabile che somiglia al cattivo tenente di ferrariana memoria, colpisce nel segno con un'opera estrema e sfacciata.
Titane deve essere considerato un brillante esempio di horror del sottogenere body-horror (Thanatomorphose, Raw, Dans ma peu, Swallow) che, stranamente, trova spazio a Cannes e vince pure.
Accostato dai critici al Cinema di Cronenberg personalmente preferisco considerare il lavoro della Ducournau vicino agli altri francofoni Gaspare Noe e Fabrice du Welz (per chi non lo conosce da recuperare immediatamente).
Mai come stavolta gli spoiler potrebbero inficiare il godimento di una visione cosi' estrema e originale con dei momenti che, personalmente, ho trovato veramente scioccanti.
Certa critica, oramai da anni, maldigerisce questo cinema di genere, ne sono la riprova le critiche negative dopo la vittoria della palma d'oro.
Apprezzo l'apertura sulla croisette, immagino casuale, verso temi estremi ed inusuali, fino a decretarne il successo, di una giuria di esperti presieduta da Spike Lee, senza pudore alcuno.Dopo aver sdoganato il cinema coreano con la vittoria di Parasite dell'anno scorso, questa nuova e coraggiosa presa di posizione consacra agli annali una prova registica che presta il fianco ad essere facilmente massacrata. Comunque qualcuno disse che 'il buongusto e' la morte dell'arte'... In questo caso possiamo farne la frase di lancio ideale di un film che purtroppo avra' scarso appeal verso la distribuzione massiccia nelle sale ma che auspico sia recuperato da molti in streaming.
Bene sono arrivato alla fine senza dire praticamente niente della trama (meno si sa e meglio e') anche se molti detrattori, vedi Nanni Moretti, ne hanno sbeffeggiato ampiamente l'idea di fondo spoilerandone ampie sequenze.
Un deciso consiglio alla visione da parte mia ma astenersi se non si e' di ampie vedute e non si e' avvezzi a certi horror decisamente espliciti.
Un po' di aria fresca, anche se di malsana sostanza, in questo autunno di buone uscite ma di scarsa originalita' vedi Dune, 007, Freaks out, Eternals ecc.ecc.
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