Regia di Julia Ducournau vedi scheda film
Un sentimento di vendetta e repressione per compensare il desiderio di un incesto paterno tipicamente freudiano
Film per un interessante lettura, qui capiamo bene in che modo la regista del film compensa una dinamica inconscia rispetto al padre leader.
Abbiamo 2 figure maschili con due madri assenti. Nella prima famiglia, il padre, freddo, distaccato, probabilmente medico che dice "non hai niente", ma lei sente dolori in quanto incinta.
La scena dell auto in cui rimane "gravida" è una sorta di incubazione aliena meccanica, non è un vero rapporto, ma un meccanismo inconscio di ingravidamento.
Il trigger avviene però anni prima, subito dopo l incidente in auto seguito dall impianto del titanio, simbolicamente rappresenta l'introduzione dell elemento estraneo, del deforme. Per vendicarsi del rifiuto da parte del padre di assecondare i capricci della bambina, da donna poi, inizia a "farsi notare" con gli omicidi fino a dar fuoco alla propria casa e la vendetta consumata contro il padre viene giustamente compiuta (un po alla Stephen King come idea)
Il secondo maschio, anch esso dominante, rappresenta, invece, la chiave di lettura del film: capo dei pompieri (uno che spegne i fuochi e salva vite anziché attivarli) alla ricerca disperata di un figlio che però non trova, ma che sceglie di possedere. All'inizio la ragazza diffidente verso l uomo un po alla volta si apre riesce a conquistare la sua fiducia e lui è l unico uomo capace di comprenderla, l unico che può penetrarla e coccolarla e da bravo pompiere, a spegnerla, ogni incendio e resistenza della donna fino al punto in lei, ormai disperata, é costretta a rivelare il segreto della sua sessualità e lui la salva aiutandola a partorire.
C è un rapporto padre/figlia molto freudiano in questo film
L unica figura intelligente di questo film è l ex moglie del pompiere che capisce l aria che tira ed esce di scena in tempo.
In sintesi comunque si tratta di un horror psicopatologico, ben confezionato.
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