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Titane

Regia di Julia Ducournau vedi scheda film

Commenti brevi
  • Un sentimento di vendetta e repressione per compensare il desiderio di un incesto paterno tipicamente freudiano

    leggi la recensione completa di Supersonico
  • Tre storie, che ho collegato con difficoltà ed in cui mi sono perso. Una serial killer uccide tutti, padre compreso: ma è la stessa ragazzina che ha subito un grave incidente d'auto ? E viene poi "adottata" da un nuovo padre delirante, che la riconosce per suo figlio scomparso... Cronenberg is back ! ma la confusione è tanta. Voto 6.

    commento di ezzo24
  • Carpire a casaccio da Crash e Tetsuo non basta. La Palma d'oro a questo film ridicolmente brutto è stato lo scotto da pagare alle pressioni Me Too e LGBT, ed è probabilmente tra i punti più bassi toccati da Cannes (che in precedenza altrettanto colpevolmente non aveva mai dato l'alloro alle grandi Varda, Akerman, Denis, Martel, Muratova, Shepitko).

    commento di Inside man
  • Forse a Cannes 2021 un film più meritevole di Titane, che - piaccia o no - non lascia indifferenti, ci sarà stato. In un mondo dove i bambini spariscono è importante partorirne uno...come lo si concepisca e con quale aspetto nasca sono solo dettagli! Ancora per pochi giorni su RayPlay.

    commento di marco bi
  • Mah, che dire...Boh?!

    leggi la recensione completa di tobanis
  • Sgradevolezza d’autore, un lucido incubo fatto di scene quasi insopportabili: tutte necessarie.

    leggi la recensione completa di H Bakshi
  • Non e' il "solito film".... Scene raccapriccianti, roba da voltastomaco. Omicidi orrorifici... Da vedere perche' unico nel suo genere. Durante i primi omicidi si sente Caterina Caselli cantare "Nessuno mi puo' giudicare"... Mi e' piaciuta molto questa miscela di canzonette e omicidi.. Stempera anche un po' la tensione... voto 5

    leggi la recensione completa di filmista
  • un film stravolgente, solo violenza, veramente esagerata, oltre il limite e spesso inguardabile, sprecato la bravura degli attori e la colonna sonora, voto 2

    commento di nicelady55
  • Mentre lo vedevo mi ha ricordato e fatto rivivere le stesse sensazioni che ho provato quando ho visto "America Latina" dei fratelli D'Innocenzo. Film dove la "storia" non esiste e lo spettatore deve cercare di capire l'opera d'arte e se non ci riesce, fatti suoi.

    commento di maxpax4567
  • Film molto francese, esistenziale, potente e fortemente visionario ma essenzialmente concreto. Sintesi paranoica di un’umanità al delirio! Decisamente spiazzante!

    commento di Brunoarceri
  • Il film lascia il segno, è disturbante e visivamente molto suadente. Ottime anche le musiche. Rimane un po' scollato tra la prima violenta e tiratissima parte e la seconda molto lenta e per assurdo più inverosimile. Un po' ruffiani i rimandi a Cronenberg. Non un capolavoro ma comunque un ottimo antidoto a tanto piattume televisivo.

    commento di Aaanton71
  • Film che riesce a riassumersi con due aggettivi: terribile (*) e ridicolo. Mica facile. (*) definizione: "che incute un senso di terrore o d'angosciosa paura"

    commento di green70
  • Quando l'unico dubbio che un film ti lascia è con quale parte della carrozzeria una Cadillac ha fecondato la protagonista, qualcosa in quel film non funziona.

    commento di r.237
  • Unico dato oggettivo una regia di gran livello. Per il resto classico film che si può interpretare come opera geniale o idiozia senza senso. Per Cannes la prima. Le varie interviste condite di spiegazioni rilasciate dalla regista non aiutano a sciogliere l'arcano.

    commento di bombo1
  • Accozzaglia di scene violente gratuite, girate bene ma senza senso, orribili corpi nudi; il tutto condito da una propaganda gender.

    commento di gruvieraz
  • Hanno tanto parlato della scopata con la Cadillac,ma il film e' tutta un'altra cosa e la regista oggi fa un cinema che ti entra dritto nel cervello,a volte sgradevole.....ma averne di cinema cosi',roba nuova....roba per pochi (forse) voto 8....e procuratevi anche il precedente.

    commento di ezio
  • La meccanica della maternità.

    leggi la recensione completa di mck
  • D. presenta il conto di una vicenda familiare disfunzionale in cui ad essere indagati,con un gusto estremo per la provocazione sul corpo e sulle sue trasformazioni,sono in primo luogo quelle patologie della relazione di cui la protagonista prende consapevolezza attraverso un percorso di dolorose agnizioni ed il tragico epilogo della propria catarsi

    leggi la recensione completa di maurizio73
  • e poi ballano, ballano e ballano. Ma non è che sono amici di quei disadattati di climax?

    leggi la recensione completa di Mike.Wazowski
  • Erede di Cronenberg ma poi visceralmente personale, Ducournau propone un altra grande Opera d'Arte pregna di stimoli riflessivi su Tematiche come sessualità, identità, maternità, il rapporto tra corpo e macchina eccetera costruendo Immagini sbalorditive con accostamenti musicali intriganti. Per me un Capolavoro e il miglior film del 2021.

    commento di DeathCross
  • De gustibus non est disputandum.........qualsiasi altro commento mi sembra banale

    commento di ripley2001
  • Ovvero, come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare una Cadillac

    leggi la recensione completa di SamHookey
  • "Titane" conferma il talento visionario della Ducournau, che dopo "Raw" rimane incline a immergere i suoi film in una messinscena carica di effetti disturbanti. Le soluzioni visive sono sempre tante e ben studiate, mischiano carne e metallo per fare del corpo di Alexia un tassello utile per lavorare sulla continua destrutturazione dell'immaginario.

    commento di Peppe Comune
  • Dopo il bel film di esordio la belga Ducournau alza il tiro e con una produzione importante, che gli regala un Vincent Lindon impeccabile che somiglia al cattivo tenente di ferrariana memoria, colpisce nel segno con un'opera estrema e sfacciata.

    leggi la recensione completa di starbook
  • sembra un film della Breillat ma più leccato, con la supponenza del peggior Noé, il tutto filtrato da un Cronenberg di facciata, con buona pace dell'originalità. gli interpreti danno tutto, ma la violenza è spesso gratuita. pour épater le jury!

    commento di giovenosta
  • Tentativo più ambizioso, gridato e fragile rispetto al passato da parte della regista francese di Raw, che perde in ingenua freschezza e visione, rimanendo intrappolata in estetiche e meccaniche che hanno fatto la fortuna di registi come Cronenberg e Tsukamoto.

    leggi la recensione completa di Barone Cefalu
  • Questo brutto film ha davvero stabilito un record: è sconclusionato, esasperato e trash. C'è tutto ed è messo male.

    commento di leplug
  • A parte le scene di violenza esplicita non è male. Però mi aspettavo una cosa diversa, meno contorta, più facile da capire.

    commento di mosez78
  • DONNE E MOTORI. IL POTERE SALVIFICO IN PRIMIS VERSO NOI STESSI DELLE BUGIE Se ci domandassimo cosa amano da sempre gli uomini, la risposta sorgerebbe spontanea e immediata: donne e motori! Ecco qui in questa pellicola lisergica, che vira sui viola, colore della metamorfosi si mette in scena una paraphilia, nel caso specifico una meccanophilia.

    leggi la recensione completa di gaiart
  • Ma cos'è questo schifo??? Ma al Festival di Cannes quanto fumano. Ma non ho capito......ha vinto il premio per il film più disgustoso e disturbante dell'anno? Per fortuna ho visto solo il trailer ????

    commento di Luke79