Regia di François Ozon vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 74 - CONCORSO
Può il dolore fisico e l'umiliazione di non poter più gestire il proprio corpo giustificare una richiesta di un padre che supplica la figlia affinché questa trovi una soluzione definitiva e veloce per porre fine alle sue sofferenze?
È il dilemma che piomba sulla bella cinquantenne Emmanuelle quando il padre ultraottantenne viene colto da un ictus che lo lascia paralizzato e non più autosufficiente.
Il percorso della donna e della solidale sorella per dare corso ai desideri del caro genitore verrà attuato come un atto di amore estremo nei suoi confronti, non senza dilemmi di coscienza e pure grane legali.
Dopo la pedofilia del bellissimo Grazie a Dio, Francois Ozon affronta un altro dilemma, pratico oltre che morale, che si rivela cruciale, come quello della dolce morte.
Per questo prende spunto dal romanzo autobiografico di Emmanuelle Bernheim e si affida ad un cast di prim'ordine, tra cui spiccano l'algida e, nonostante le circostanze, solare Sophie Marceau, sempre bella e fresca come se il tempo per lei non esistesse, e ancor più uno straordinario André Dussolier, davvero straordinario ad interpretare una persona più anziana della sua età anagrafica, qui alle prese con una prestazione che avrebbe meritato una menzione nel palmares festivaliero.
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