Regia di Rocco Urbisci vedi scheda film
La guerra nel Golfo, le cose che tutti abbiamo in comune, gli annunci sugli aeroplani e ancora bulimia e anoressia, i senzatetto, l'acqua pubblica e le differenze economiche sociali: in quest'ora tonda di caustico monologo a perdifiato George Carlin dispensa bacchettate a chiunque gli capiti a tiro.
Registrato al Madison Square Garden di New York, questo spettacolo è stato indicato da George Carlin come il suo preferito in assoluto; presumibilmente perché in un'ora tonda di durata il Nostro affronta a viso aperto, ma sempre con uno spirito ironico sopra le righe, una vasta casistica di problematiche politiche, economiche e sociali, dando vita allo show forse più impegnato tra i tanti che lo hanno visto autore e protagonista. Per capirci, bastano pochi secondi e già Carlin sta analizzando da par suo la guerra nel Golfo, concludendo che si tratta dell'ennesimo bombardamento degli americani verso una nazione abitata da persone dalla pelle scura; i toni sono e rimarranno drammaticamente sarcastici per tutta la durata del monologo, anche se il comico salterà ogni tanto di palo in frasca per proporre argomenti meno spinosi e più prettamente popolari e classici (in tal senso, memorabile il segmento sugli annunci in aereo). Apocalittica la chiusura che guarda allo stato di conservazione della Terra, con la morale che “il pianeta sta benissimo: sono gli esseri umani che sono fottuti”. Profezia affatto azzardata, ma esposta in maniera senz'altro notevole. 6/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta