Regia di Ryan Zaragoza vedi scheda film
Dramma ispirato da un tragico fatto di cronaca, purtroppo dimenticato ma qui inadeguatamente inserito in un contesto di superstizione e ignoranza popolare. Resta comunque un film molto ben recitato e diretto, superiore allo standard della serie "Welcome to Blumhouse" (2021).
Beto (Tenoch Huerta) e Diana (Ariana Guerra), da Los Angeles si trasferiscono a Golden County, un paese della California nel quale Beto è responsabile di una fattoria con braccianti messicani. Diana è incinta e inizia sin da subito a soffrire di capogiri e allucinazioni, mentre manifesta improvvisi sfoghi cutanei. Suggestionata dal comportamento dei locali scopre che Teresa, la precedente inquilina della casa nella quale vive con il marito, è morta durante il parto, forse vittima di una maledizione che coinvolge le donne incinta messicane. Diana si convince inoltre che l'uso dei pesticidi utilizzati nella piantagione sia causa prima di una serie di malattie che colpiscono però solo le mogli incinta dei lavoratori.
"Non è necessario credere in una fonte sovrannaturale del male: gli uomini da soli sono perfettamente capaci di qualsiasi malvagità." (Joseph Conrad)
Questa citazione, posta prima dei titoli di testa, descrive in maniera pertinente il contenuto del film che ridurre al genere horror è quantomeno improprio. Scritto da Marcella Ochoa e Mario Miscione (già autori del poco riuscito Discarnate), Madres rappresenta il debutto in regia nel lungometraggio di Ryan Saragozza. Questa ulteriore produzione destinata al ciclo "Welcome to Blumhouse" è sicuramente superiore alla media della serie, grazie a una sceneggiatura ben scritta, interpretazioni di qualità e una direzione professionale e molto curata. L'idea di trattare - raccontando eventi realmente accaduti e purtroppo destinati al silenzio - l'ingiustizia subita dai braccianti messicani immigrati, costretti loro malgrado ad essere sottoposti ad una razzista selezione "genetica", è sicuramente un valore aggiunto.
Però qualcosa non funziona come dovrebbe e anche se Madres è relativamente breve la storia scorre linearmente senza però mai riuscire a coinvolgere. L'inserimento di elementi soprannaturali, limitati a un paio di sequenze, non contribuisce a rendere più spaventosi gli eventi che sono già, per loro natura, ben più che mostruosi. L'argomento era forse più pertinente per un film drammatico, girato con più chiare intenzioni di sostegno al lecito e comprensibile comportamento di recriminazione successivamente adottato dalle famiglie messicane che hanno subìto tale insanabile ingiustizia.
Welcome to Blumhouse (edizione 2021)
- Bingo hell (Gigi Saul Guerrero)
- Nero come la notte (Maritte Lee Go)
- Madres (Ryan Zaragoza)
- The Manor (Axelle Carolyn)
"Il razzismo è moderno. Le culture o le razze precedenti si sono ignorate o annientate, ma mai sotto il segno d'una Ragione universale. Non c'è un criterio dell'Uomo, non la divisione dell'Inumano, soltanto delle differenze che possono affrontarsi a morte. Ma è il nostro concetto indifferenziato dell'Uomo che fa sorgere la discriminazione."
(Jean Baudrillard)
Trailer
F.P. 09/10/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 83'40") / Data del rilascio internazionale (streaming): 09/10/2021
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