Beto (Tenoch Huerta) e Diana (Ariana Guerra), una giovane coppia messicano-americana in attesa del loro primo figlio, si trasferiscono in una piccola città della California degli anni '70, dove a Beto è stato offerto di lavorare alla gestione una fattoria. Isolata dalla comunità e tormentata da incubi confusi, Diana esplora il fatiscente ranch aziendale dove vivono, trovando un macabro talismano e una scatola contenente gli effetti personali dei precedenti residenti. Le sue scoperte la porteranno a una verità molto più strana e terrificante di quanto avrebbe potuto immaginare.
Lodevole l'intento di Zaragoza di denunciare le pratiche di eugenetica a sfondo razzista che a quanto pare si svolgono in California. Purtroppo lo fa con un film para orrorifico lento ed incerto che non aiuta molto nell'intento. Forse sarebbe stato meglio produrre un buon documentario.
Dramma ispirato da un tragico fatto di cronaca, purtroppo dimenticato ma qui inadeguatamente inserito in un contesto di superstizione e ignoranza popolare. Resta comunque un film molto ben recitato e diretto, superiore allo standard della serie "Welcome to Blumhouse" (2021).
Film di denuncia sociale declinato in chiave horror ("Paziente 64" lo era in chiave thriller). Abbastanza riuscito, ma il connubio stavolta non convince. Voto 6.
Siamo negli anni ’70, Diana alias Ariana Guerra e Beto alias Tenoch Huerta, sono una giovane coppia messicano-americana, che dopo aver lasciato Los Angeles, si trasferisce presso una comunità agricola, in cui l’uomo ha trovato lavoro come manager. I due vanno a dimorare in una vecchia casa; Diana, porta avanti una gravidanza di 7 mesi, non conosce la lingua locale e… leggi tutto
Siamo negli anni ’70, Diana alias Ariana Guerra e Beto alias Tenoch Huerta, sono una giovane coppia messicano-americana, che dopo aver lasciato Los Angeles, si trasferisce presso una comunità agricola, in cui l’uomo ha trovato lavoro come manager. I due vanno a dimorare in una vecchia casa; Diana, porta avanti una gravidanza di 7 mesi, non conosce la lingua locale e…
Beto (Tenoch Huerta) e Diana (Ariana Guerra), da Los Angeles si trasferiscono a Golden County, un paese della California nel quale Beto è responsabile di una fattoria con braccianti messicani. Diana è incinta e inizia sin da subito a soffrire di capogiri e allucinazioni, mentre manifesta improvvisi sfoghi cutanei. Suggestionata dal comportamento dei locali scopre…
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Commenti (6) vedi tutti
Film che andava girato e sviluppato meglio, un po’ troppo lento nonostante la discreta trama.
commento di Falco00Spunto di partenza interessante, ma lo sviluppo è confuso e il film non decolla
leggi la recensione completa di Furetto60Lodevole l'intento di Zaragoza di denunciare le pratiche di eugenetica a sfondo razzista che a quanto pare si svolgono in California. Purtroppo lo fa con un film para orrorifico lento ed incerto che non aiuta molto nell'intento. Forse sarebbe stato meglio produrre un buon documentario.
commento di bombo1Dramma ispirato da un tragico fatto di cronaca, purtroppo dimenticato ma qui inadeguatamente inserito in un contesto di superstizione e ignoranza popolare. Resta comunque un film molto ben recitato e diretto, superiore allo standard della serie "Welcome to Blumhouse" (2021).
leggi la recensione completa di undyingFilm di denuncia sociale declinato in chiave horror ("Paziente 64" lo era in chiave thriller). Abbastanza riuscito, ma il connubio stavolta non convince. Voto 6.
commento di ezzo24Si può guardare, ma il mischione tra horror e film di denuncia non convince fino in fondo.
commento di Clochard