Regia di Maritte Lee Go vedi scheda film
Nero come la notte, secondo titolo della serie Welcome to Blumhouse (2021), si attesta sul mediocre livello della casa di produzione, ormai prossima a diventare sinonimo di "film horror inguardabili".
Shawna (Asjha Cooper) vive nel quartiere Ombreux Heights (New Orleans), riservato agli immigrati di colore. Ha per migliore amico il bianco e omosessuale Pedro (Fabrizio Guido), mentre condivide il tetto domestico con un fratello e i genitori, quest'ultimi in forte crisi matrimoniale. Una sera Shawna assiste all'aggressione di un anziano uomo da parte d'un vampiro, durante la quale, intervenendo, lei stessa viene morsa senza tuttavia trasformarsi. Quando la madre di Shawna viene uccisa da un vampiro - in condizione tale da far pensare a un suicidio - la ragazza, accompagnata da Pedro, inizia a raccogliere informazioni sui succhisangue ricorrendo all'aiuto di un'esperta, essendo ben determinata a combattere contro le creature della notte.
"Guarda quanto sei scura, sembri le snaps con le treccine..." (Chris/Mason Beauchamp alla sorella)
Ulteriore titolo della serie "Welcome to Blumhouse", orientata alla rappresentazione di una cinematografia di colore e di integrazione delle minoranze. Il titolo infatti ha doppia valenza, essendo utilizzato il termine "Black" in funzione di allegoria: in senso evidente rimanda al colore nero, quindi alla notte e alle tenebre (il regno dei vampiri), mentre in maniera allusiva è da intendere per la presenza di protagonisti dalla pelle scura. Premessa: la valutazione assolutamente soggettiva di Black as night non ha nulla a che vedere con ideologie del tutto condivisibili che solo gli stupidi non riescono ad accettare; sono infatti apprezzabili le aperture del film verso i gay, l'emancipazione femminile, l'integrazione razziale e la presa di posizione a favore dei più umili e delle minoranze coinvolte in rivoltose (talvolta necessarie) battaglie sociali. Il problema, come spesso accade in queste circostanze, è in generale la scarsa qualità della sceneggiatura e in particolare una regia anonima e mediocre. Pertanto si condividono in pieno un paio di opinioni pubblicate a caldo su siti di tendenza, che molto garbatamente alludono alla scarsità del prodotto:
1 - "La regista Maritte Lee Go e lo scrittore Sherman Payne mescolano i temi della gentrificazione e delle popolazioni usa e getta di Candyman con le avventure di livello superficiale di Buffy e The lost boys per un racconto di vampiri che è più degno di nota per il suo nuovo obiettivo culturale."
(George Wolf)
2 - "Black as night non è tanto un film horror quanto un film adolescenziale che è molto difficile da prendere sul serio. Ha un'atmosfera divertente e campy, ma qualcosa di più sarebbe troppo gravoso per le sue spalle deboli."
(Archi Sengupta)
Perché sosteniamo che la sceneggiatura è scadente? Per una storia che tira in ballo i vampiri con una forzata giustificazione "sociale" tanto che se ne meraviglia la stessa protagonista, arrivando a chiedersi: "Sono stata morsa da un vampiro? I vampiri esistono veramente? Non volevo trasformarmi in un pipistrello mentre dormo. Quindi ho deciso di rimanere sveglia."
Ma i testi sono scadenti anche per frasi al limite della sciatteria. Appena iniziato il film si assiste a un colloquio tra Shawna e Pedro, circa la crescita del seno nelle donne. Quindi la protagonista interviene con voce fuori schermo, come farà per buona parte del film, con una riflessione di questo tenore: "L'estate in cui mi sono cresciuti i seni è anche quella in cui ho lottato contro i vampiri!"
Sono frasi come questa, abbondanti nel film, a rendere Black as night ancora più brutto di Bingo hell. Giunti a mezz'ora di dialoghi e situazioni improponibili si fa davvero fatica a proseguire nella visione. E dire che la regista, Maritte Lee Go (al debutto nel lungometraggio), aveva dato una buona impressione partecipando alla direzione dell'episodio "Vehophobia" presente nel collettivo Phobias (2021).
Vista la continua insoddisfazione provata nei confronti dei prodotti Blumhouse, sorge il dubbio che possa trattarsi di un'allergia esclusivamente personale verso le produzioni di Jason Blum. Una veloce occhiata alle prime valutazioni sull'imdb risolleva l'umore crollato a picco dopo la noiosissima visione: 3,4 su 10 la media ottenuta dal film a poche ore dal rilascio. Una conferma che spesso non è brutto ciò che non piace, ma è brutto ciò che è brutto. Attendiamo fiduciosi gli altri due titoli della serie "Welcome to Blumhouse" edizione 2021, sicuri che peggio di così non potrà andare.
Welcome to Blumhouse (edizione 2021)
- Bingo hell (Gigi Saul Guerrero)
- Nero come la notte (Maritte Lee Go)
- Madres (Ryan Zaragoza)
- The Manor (Axelle Carolyn)
"In realtà non ho mai provato un interesse particolare nei confronti di queste creature della notte. Ci sono però delle storie sui vampiri che contengono elementi interessanti. A tutti è capitato di incontrare persone con cui passi due ore e che ti lasciano prosciugato, come se si fossero impossessate di qualcosa di tuo."
(Francis Ford Coppola)
Trailer
F.P. 01/10/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 87'22") / Data del rilascio internazionale (streaming): 01/10/2021
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