Regia di Jean Rollin, Jean-Pierre Bouyxou vedi scheda film
Hard di Jean Rollin girato per pura finalità alimentare. Cast femminile interessante (Cathy Stewart, Marilyn Jess e Barbara Moose), messo assieme dallo svogliato regista per dare corso ad una mediocre orgia sessuale. Oltrettutto mal girata.
Due zii puritani, con la scusa dello studio, inducono l'adolescente Monique (Marilyn Jess) in uno stato di frustrazione perenne, dovuta alla reclusione forzata che gli impedisce di incontrare Marc (André Pastis), il suo ragazzo. Con la compiacenza della furba cameriera Yvette (Cathy Stewart) e del suo compagno Dominique (Dominique Irissou), Monique riesce comunque a trovare diversivi che le permettono di distrarsi anche dentro casa.
Da sinistra: Marilyn Jess e Cathy Stewart in Monique
L'anno in cui gira Fascination (1979), Rollin opera da tempo per motivi alimentari - con lo pseudonimo di Robert Xavier - nel sottobosco delle luci rosse. A dire il vero, già dal 1976 con Douces pénétrations alterna al cinema horror pellicole per adulti. Questo sdoppiamento artistico andrà avanti sino al 1984, anno in cui dirige l'ultimo hard (Sodomanie). A differenza del suo cinema sulle vampire, per quanto altalenante in termini di qualità però sempre curato e interessante, quando si occupa del porno traspare nel prodotto tutto il suo disinteresse. Come accade in questo pessimo Gamines en chaleur, uscito anche nelle nostre sale con titolo sconosciuto, a differenza dell'home video dove è circolato come Monique. La versione è pessima, presenta svariati salti di pellicola (è un riversamento da positivo) ed è tagliata; inoltre è priva di titoli in apertura e in chiusura. Pare che, non accreditato (come accade nella maggior parte di hard attribuiti a Rollin), abbia collaborato alla regia anche Jean-Pierre Bouyxou, fondatore e caporedattore del magazine "Fascination" (1978 - 1986) nonché prolifico romanziere e autore di svariati testi sul cinema.
Monique tradisce il disinteresse di Rollin verso l'hard per quanto mal girato e peggio scritto.
Cathy Stewart in Monique
Un cast interessante, che contempla Cathy Stewart (su set anche regolari di Rollin), Barbara Moose e Marylin Jess (ved. recensione su Diario di una collegiale), viene sprecato in un film privo di ritmo e con un secondo tempo tutto dedicato a un'orgia infinita di oltre 12 persone (si intravedono Richard Allan e Dominique Aveline). Più che puntare all'erotismo, Rollin focalizza l'obiettivo su close up e parti di corpo disgiunte dai protagonisti (è quasi impossibile identificare gli attori in azione) con insistenza su doppie penetrazioni e anal, all'epoca due prestazioni estreme raramente trattate. La versione italiana punta al turpiloquio e, per vivacizzare le scene, a circa metà tempo inserisce una speaker radiofonica (Polette Pompinette) che si lancia in allusivi monologhi, in realtà aventi funzione descrittiva, celata dietro doppio senso, degli atti sessuali in corso. Una colonna sonora priva di variazioni, minimalista e quasi inesistente si adatta all'unità aristotelica di tempo e luogo, essendo tutto girato all'interno di un appartamento. La realizzazione di Monique deve essere costata veramente poco, ovvero la prestazione mercenaria degli attori/attrici per una o massimo due giornate. E tolto il costo della pellicola, anche la post produzione è ridotta ai minimi termini. Di Jean Rollin, anche di quello più mediocre degli esordi in campo horror, non v'è purtroppo nessuna traccia.
"Dopo anni di vita in comune la vita sessuale si limita a sporadici agguati notturni. E nel buio, tra libido e delirio onirico, succede spesso che lui sogni di lottare con un polipo, e lei si illuda di baciare il suo primo ragazzo." (Alfredo Accatino)
F.P. 18/01/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 65'05")
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