Regia di Paolo Genovese vedi scheda film
“Abbiate nostalgia della felicità solo così vi verrà voglia di cercarla”
Quante sono davvero le persone che stanno bene con se stesse e col mondo che le circonda?
Sembra essere questo l’assunto da cui parte la storia si Paolo Genovese, da lui stesso scritta prima come romanzo e poi trasposta al cinema.
Quattro personaggi che decidono di farla finita per cause ed eventi diversi, cui vengono offerti sette giorni di vita supplementari, da spettatori, per vedere come il mondo reagisce alla loro dipartita, e anche qualche squarcio di futuro nel quale invece rimangono in vita reagendo alle loro problematiche.
Ovvio che una facile impronta di filosofia new age abbia infastidito parecchi, ma il film è pervaso comunque di sensibilità autentica, di punti di vista carichi, di risposte reali (aprendo una parentesi e alla luce degli ultimi tragici ed assurdi eventi, anche il paradossale episodio del ragazzino youtuber acquisisce tutta un’altra delineatura..).
E anche l’epilogo, affatto scontato quando ti imbarchi in avventure fantastiche ed irreali, diviene carezzevolmente familiare e comprensibile, nonostante l’aurea drammatica.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta